Terza tappa della mostra antologica di Lorenzo Polimeno già intrapresa nel corso del 2017 con le prime due tappe realizzate rispettivamente a Tricase (LE) all’Ex-Chiesa della Madonna di Costantinopoli e a Nociglia (LE) al Palazzo Baronale Gallone-Pignatelli.
Tutte le tappe di questo percorso itinerante-policentrico sono a cura di Raffaele Gemma ed organizzate dal settore cultura del Comune di Nociglia, che evidentemente ha deciso di sposare le teorie sul “decentramento culturale” alla base del pensiero storico-artistico, ma anche letterario, alla base di quel “Marginalismo artistico” fondato alcuni anni addietro da Polimeno stesso. In questa mostra Polimeno ripropone le opere più interessanti di un percorso ormai quarantennale già viste nelle altre occasioni, ma arricchite sempre da opere inedite delle serie più recenti, ossia “Reperti” e “Scudi” che, tra l’altro, stanno suscitando interesse da parte della critica internazionale ed anche del mercato. In effetti l’espressionismo tipico dell’artista sembra virare con le ultime opere in direzione di una sintesi “Minimal” d’espressione, capace di suscitare emozioni immediate e dirette in chi ha avuto modo di approfondire lo studio sul cammino di questo interessante artista, nonchè spunti speculativi da parte degli addetti ai lavori sulla ricerca estetica di Polimeno, come quella sui concetti di “campo marginale”, “Campo estetico”, “Scudo estetico”, “Oblò, stati d’animo” che dir si voglia. In primo piano si pongono appunto gli Scudi (Shieds), opere monocromatiche con cui Polimeno affonda nella storia dell’arte con energia nuova, frutto anche di una maturazione artistica e tecnica senza dubbio notevole.
L’attenzione per la materia , i materiali, il colore, si affianca al consueto utilizzo della manualità, con chiodini, viti, utilizzati nel fissaggio ai substrati di varie superfici sovrapposte, come pellicole trasparenti, mai nascosti ma discretamente lasciati alla vista dell’osservatore, come già l’artista eseguiva del resto negli “Assemblaggi” di una serie precedente. E poi, andando a ritroso, “Reperti”, “Artefatti”, “Villages”, “Digitali-monotipo”, fino ai “Paesaggi Londinesi” del “descrittivismo lirico” iniziale, in un dipanarsi di una produzione artistica ricchissima di numeri e significati.
La mostra, ha il patrocinio di Provincia di Lecce, che ha collaborato alla realizzazione di questa tappa, e poi di Regione Puglia e Comune di Lecce. L’evento è realizzato anche in collaborazione con l’Archivio Lorenzo Polimeno e con l’Associazione Culturale “Progetto-Artec”. Ingresso libero, tutti i giorni (lunedì escluso) ore 10-12 e 19-21 dal 24 marzo al 13 maggio 2018.
Data e Ora
24/03/2018 / 19:00 - 22:00
Luogo
Complesso Museale San Francesco della Scarpa