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Arianna De Nicola: “FERMO | MOBILE”

Maila Buglioni

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Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Ritratto. Photo Courtesy Andrea Luporini.

Sottili e bianchissime sculture in ceramica discendono, tramite sottili fili, dal soffitto dell’esiguo vano che costituisce l’autonoma ed insolita realtà di FourteenArTellaro. Ad abitare tale spazio è la delicata installazione FERMO | MOBILE di Arianna De Nicola (Roma, 1986 – vive e lavora tra la Spagna e l’Italia), mostra inserita all’interno della rassegna La Superficie Accidentata a cura di Gino D’ugo. Per il luogo ligure l’artista romana ha ideato un lavoro site specific in perfetta continuità  con la sua recente personale Il suono del Limite, a mia cura, presentata lo scorso maggio presso 16Civico di Pescara.

Riconnettendosi alle fila del discorso aperto nella città abruzzese, Arianna ha impiegato similari manufatti con l’obiettivo di far riflettere lo spettatore su concetti sia della vita delle cose sia degli esseri umani poiché l’essenza di entrambi può essere intercambiabile così come il loro rapporto d’incontro/scontro può modificare definitivamente la loro sostanza al di là della forma.

  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Ritratto. Photo Courtesy Andrea Luporini.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Photo Courtesy Andrea Luporini.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Photo Courtesy Andrea Luporini.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Photo Courtesy Andrea Luporini.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro. Photo Courtesy Andrea Luporini.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro.
  • Arianna De Nicola, FERMO | MOBILE, 2019, ForteenArTellaro.

La suggestiva ambientazione prende vita grazie all’attiva partecipazione del pubblico che, dopo un primo tentennamento, varca l’entrata per accedere e lasciarsi catturare dalla dimensione poetica ivi proposta. La sua incursione sarà completa solo nel momento in cui egli, abbandonandosi, finirà per scontrarsi/incontrarsi con le opere sospese procurando, sì, una reazione a catena ma non l’atteso suono – sinonimo del precario equilibrio tra entità in perenne relazione/contrasto –  emesso nella precedente esposizione. Qui, contrariamente rispetto alle aspettative esplicitate nel titolo, la materia ha già modificato il suo essere emettendo unicamente un flebile sibilo colto esclusivamente da privilegiati e sensibili utenti, mancanti, tuttavia, di occhi e logica.

Afferma l’artista: «Se in “Il suono del limite”, si affronta il discorso dell’incontro-scontro, nascita-distruzione, in “Fermo mobile” s’introduce la tematica del limite inteso come separazione tra quello che è visibile e quello che si ascolta. Nettamente distinti e palesati dall’audio installazione che vede in sospensione degli elementi di ceramica di diverse dimensioni, mono cromatici sui toni del bianco come i fili che li sostengono, che come in un fermo immagine non si muovono, non oscillano, non producono movimento alcuno. Paradossalmente si ascolta un suono, quello dello scuotimento delle ceramiche che battono, si colpiscono e mescolano tra loro. Il suono di quando tra questi elementi è avvenuto un contatto, un dialogo. Un accenno alla teoria quantica che afferma come due elementi che hanno interagito tra loro, una volta che interrompono il contatto continuano a rimanere connessi. Un’allusione alla realtà celata».

Ricollegandosi ai paradossi wittgensteiniani e alla teoria matematica dei quanti, Arianna De Nicola ci introduce in una realtà altra dominata dall’invisibile e da processi che rimangono in essa sottesi.

Arianna De Nicola: “FERMO | MOBILE”

a cura di Gino D’Ugo

Fino al 02 agosto 2019

FourteenArTellaro

Piazza Figoli, 14 – 19032 – Tellaro (SP)

ingresso libero

email: fourteenartellaro@gmail.com

sito: www.facebook.com/pg/FourteenArtellaro-722952581247690/

Tags: 16Civico Arianna De Nicola FourteenArTellaro Gino D'Ugo Maila Buglioni Tellaro

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