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Giuliana Storino. Cicàdidi

Redazione

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Cicàdidi

372 metri di ologramma in strisce sospese al soffitto della ex-serra di Villa Brandolini catturano la luce e la scompongono nei colori dello spettro a diverse frequenze, e la traccia audio del canto delle cicale, generano nello spazio un solido sonoro e luminoso.

Cicadidi è il titolo dell’installazione site specific di Giuliana Storino, nata durante la residenza estiva a Villa Brandolini, dove l’artista è venuta a contatto con il territorio di Pieve di Soligo; nei giardini della Villa è stata colpita dal canto assordante, un mare di cicale, un viaggio nel tempo che l’ha riportata alla sua infanzia pugliese. Nell’opera, il canto delle cicale in progressione, parte come una reminescenza che inizialmente sembra provenire dall’esterno, per poi raggiungere il punto massimo di saturazione, grazie a un sistema di audio immersione studiato appositamente per lo spazio.

L’idea spiega Giuliana Storino, è quella di portare l’ambiente esterno all’interno dello spazio architettonico e viceversa, creando la possibilità all’opera di ritornare a fondersi con la natura. Nel corpus di opere in mostra- L’arabesco del tempo, riconsidero la forma attraverso le sue emanazioni sottili, all’intensità radiante dell’energia, grazie questa volta alla spazialità della luce e al riverbero del suono, con i quali ho potuto elaborare l’opera Cicadidi. Basata sul principio di reattività della materia (ologramma), e sulla tensione evolvente alla natura stessa della materia. Questo aspetto rappresenta un fattore importante della mia ricerca, come nei nelle opere di acqua e terra, materializzo forme di energia colte nel loro istante mutevole. L’accostamento di materie di origini e nature diverse, sono il pretesto per verificare ciò di cui sono intrinsecamente capaci. Cicadidi si muove nel tempo, crea un nuovo arabesco, permettendo al fruitore di compiere un’ esperienza spazio-temporale, diversa nel tempo percettivo di ognuno, suscitando idee e memorie. L’obiettivo è quello di risvegliare la sensorialità e di aprire la possibilità all’orecchio di vedere e all’occhio di sentire.

Giuliana Storino, Cicàdidi, 2018
Installazione audiovisiva site specific, sistema audio immersivo e 372 metri di ologramma.

Tags: Cicàdidi

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