Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Notiziario
  • L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin
  • Notiziario

L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin

Valeria Ceregini

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter
L’Italia di Magnum

Trapani, 2012. I am nothing. Valerio Spada. Twin Palms Publishers

Il 2 marzo è stata inaugurata la mostra curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Arianna Visani su L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino per celebrare i settant’anni di Magnum, la più nota agenzia fotografica internazionale nata a Parigi nel 1947 da un’idea di Robert Capa con la cooperazione di altri quattro fotografi: Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert.

La mostra presenta oltre duecento immagini e ripercorre la storia del nostro Paese attraverso gli scatti di venti fotografi (Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour, Elliot Erwitt, René Burri, Herbet List, Thomas Hoepker, Bruno Barbey, Erich Lessing, Ferdinando Scianna, Leonard Freed, Raymond Depardon, Martin Parr, Alex Majoli, Thomas Dworzak, Peter Marlow, Chris Steele-Perkins, Paolo Pellegrin, Mark Power) impegnati nella narrazione di fatti di cronaca e costume e nel tracciare l’evoluzione visiva e percettiva della cronaca italiana.

Infatti, Guadagnini fa notare come il percorso di visita voglia evocare non solo alcuni momenti salienti della nostra storia culturale e civile ma anche mostrare la storia della fotografia e l’evoluzione del rapporto che abbiamo con essa. L’odierno atteggiamento di accumulazione ossessiva dell’immagine è simboleggiato nelle ultime sale dalla presenza di grandi installazioni fotografiche con le immagini di Firenze, Pisa, Venezia e Milano di Martin Parr, testimone del cattivo gusto del nuovo turismo di massa, passando attraverso il wall paper di Alex Majoli realizzato appositamente per questa mostra per descrivere il degrado generazionale delle discoteche romagnole, fino ad arrivare ai fatti di cronaca legati al G8 di Genova (2001) di Thomas Dworzak.

Ogni fotografo si fa testimone del suo tempo che ritrae e interpreta secondo la propria attualità; non è un caso, infatti, che le prime immagini di Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour, Elliot Erwitt, René Burri, Herbet List abbiano come protagonista le immagini di un Italia in rovina distrutta dalla guerra per poi arrivare alla ripresa economica e sociale in ambito culturale e sportivo.

Le tappe che hanno segnato la storia civile del nostro Paese sono ritratte da Bruno Barbey attraverso la ripresa dei funerali di Palmiro Togliatti, da Leonard Freed che mostra alcuni frammenti dello storico referendum sul divorzio, da Raymond Depardon con la chiusura dei manicomi a seguito dell’approvazione della Legge Basaglia (1978) e da Ferdinando Scianna che descrive la discesa in campo politico di Silvio Berlusconi ritratto come imprenditore di successo degli anni Ottanta.

Si conclude il percorso con i luoghi simbolo della cultura italiana di Mark Power per approdare alla mostra dedicata a Valerio Spada I am nothing a cura di Francesco Zanot. Spada, insignito della prestigiosa Guggenheim Memorial Foundation Fellowship per il suo lavoro sulla mafia siciliana, offre uno sguardo sull’attualità da un’ulteriore prospettiva: quella dell’assenza, dell’occultamento tipico di una cultura mafiosa presente sul territorio ma invisibile. La giustapposizione di scene di ordinaria quotidianità a immagini legate al boss mafioso Bernardo Provenzano fanno riflettere su quale sia il grado di penetrazione della criminalità nella vita di tutti i giorni. L’unica immagine che palesa la mafia è quella relativa al processo mediatico di Giovanni Brusca che ci pone di fronte alla realtà criminale mafiosa.

Ritornando a L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, Guadagnini, neo direttore di Camera, preannuncia quello che sarà l’intento museale all’insegna della formazione, dello studio degli archivi fotografici della città di Torino ma soprattutto della coproduzione. Difatti, l’attuale mostra, visitabile fino al 21 maggio, sarà inserita nei circuiti culturali di altre realtà cittadine come Cremona e Brescia che a loro volta saranno protagoniste delle celebrazioni di Magnum con le rispettive mostre: Life – Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto storia (4 marzo – 11 giugno) a cura di Marco Minuz presso il Museo del Violino e Magnum First (7 marzo – 3 settembre) all’interno della prima edizione del “Brescia Photo Festival” al quale si uniranno altri appuntamenti sempre dedicati ai fotografi che hanno reso celebre Magnum nel mondo.

L’Italia di Magnum
Martin Parr, Venezia, 1989. © Martin Parr/Magnum Photos.
L’Italia di Magnum
Thomas Dworzak, June 5th, 2004. Protest against the visit of US President Bush. © Thomas Dworzak/Magnum Photos.
L’Italia di Magnum
Thomas Hoepker, ITALY. Rome. 1960 Olympics Games. Muhammad ALI fighting for the gold medal in the light heavyweight class. © Thomas Hoepker/Magnum Photos.
Tags: Alex Majoli Bruno Barbey Chris Steele-Perkins David Seymour Elliot Erwitt Erich Lessing Ferdinando Scianna Henri Cartier-Bresson Herbet List Leonard Freed L’Italia di Magnum Mark Power Martin Parr Paolo Pellegrin Peter Marlow Raymond Depardon René Burri Robert Capa Thomas Dworzak Thomas Hoepker

Continue Reading

Previous: “Altri Mondi”, a Roma l’happening artistico
Next: ALLEGRO MA NON TROPPO – la Parata di Andreco

Potrebbe interessarti anche

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting
  • Notiziario

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting

Maria Vinella
Fondazione Biscozzi / Rimbaud
  • Notiziario

Fondazione Biscozzi / Rimbaud

Comunicato Stampa
Pistoletto La nostra storia guarda avanti
  • Notiziario
  • Rivista
  • Segno Story

La nostra storia guarda avanti

Maria Letizia Paiato
unnamed-63 Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza
  • Notiziario

Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza

Redazione
Eva Marisaldi, immagine guida XV Giornata del contemporaneo, 2019. AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
  • Anticipazioni
  • Notiziario

AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Redazione
De Chirico, Giorgio (1888-1978): Ariadne, 1913 New York Metropolitan Museum of Art *** Permission for usage must be provided in writing from Scala. De Chirico a Palazzo Reale di Milano
  • Notiziario

De Chirico a Palazzo Reale di Milano

Redazione

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Eterno85 di Mattia Barbieri

Eterno85 di Mattia Barbieri

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Lo stadio dell’arte

Lo stadio dell’arte

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.