Martin Bethenod, direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, ha presentato la programmazione espositiva 2020 e la nuova stagione culturale del Teatrino.
Nell’ambito della programmazione espositiva 2020, Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta tre nuove mostre, in apertura al pubblico domenica 22 marzo 2020. Palazzo Grassi ospita una mostra fotografica dedicata a Henri Cartier-Bresson e una mostra monografica dell’artista egiziano Youssef Nabil, mentre Punta della Dogana presenta la mostra collettiva “Untitled, 2020“.
Palazzo Grassi, fino al 10 gennaio 2021, presenta “Henri Cartier-Bresson: Le Grand Jeu”, realizzata con la Bibliothèque nationale de France e in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson. Il progetto della mostra, ideato e coordinato da Matthieu Humery, mette a confronto lo sguardo di cinque curatori sull’opera di Cartier-Bresson (1908 – 2004), e in particolare sulla “Master Collection”, una selezione di 385 immagini che l’artista ha individuato agli inizi degli Settanta, su invito dei suoi amici collezionisti Jean e Dominique de Menil, come le più significative della sua opera. La fotografa Annie Leibovitz, il regista Wim Wenders, lo scrittore Javier Cercas, la conservatrice e direttrice del dipartimento di Stampe e Fotografia della Bibliothèque nationale de France Sylvie Aubenas, il collezionista François Pinault, sono stati invitati a loro volta a scegliere ciascuno una cinquantina di immagini a partire dalla “Master Collection” originale, della quale esistono cinque esemplari. Attraverso la loro selezione, ognuno di loro condivide la propria visione personale della fotografia, e dell’opera di questo grande artista. Rinnovare e arricchire il nostro sguardo sull’opera di Henri CartierBresson attraverso quello di cinque personalità diverse è la sfida del progetto espositivo “Le Grand Jeu” a Palazzo Grassi. La mostra “Henri Cartier-Bresson: Le Grand Jeu” sarà presentata alla Bibliothèque nationale de France, a Parigi, nella primavera 2021.
Insieme alla mostra dedicata a Henri Cartier-Bresson, a cui sarà riservato il primo piano espositivo, Palazzo Grassi presenta una mostra monografica dedicata all’artista Youssef Nabil (Il Cairo, 1972), dal titolo “Once Upon a Dream” e curata da Matthieu Humery e Jean-Jacques Aillagon. Realizzate con la tecnica tradizionale egiziana largamente utilizzata per i ritratti fotografici di famiglia e per i manifesti dei film che popolavano le strade de Il Cairo, le fotografie successivamente dipinte a mano da Youssef Nabil restituiscono la suggestione di un Egitto leggendario tra simbolismo e astrazione. La ricerca dei reperti identitari, le preoccupazioni ideologiche, sociali e politiche del XXI secolo, la malinconia di un passato lontano sono i soggetti che Nabil predilige nella sua ricerca artistica. L’esposizione intende invitare a un’immersione libera nella carriera dell’artista attraverso sezioni tematiche che riproducono i suoi primi lavori fino alle opere più recenti. Ad arricchire il percorso la produzione video di Nabil con i suoi tre video Arabian Happy Ending, I Saved My Belly Dancer e You Never Left.
“UNTITLED, 2020” A PUNTA DELLA DOGANA FINO AL 13 DICEMBRE 2020 Mentre Punta della Dogana presenta, fino al 13 dicembre 2020, la mostra “Untitled, 2020”, concepita e curata da Caroline Bourgeois, Muna El Fituri e dall’artista Thomas Houseago. Cinque anni dopo “Slip of the Tongue”, a cura di Danh Vo e Caroline Bourgeois, e presentata nel 2015 a Punta della Dogana, per la seconda volta un artista della Pinault Collection è invitato a portare uno sguardo sulle opere della collezione per concepire un progetto espositivo inedito. Ideata appositamente per gli spazi di Punta della Dogana, “Untitled, 2020”, è suddivisa in sale tematiche che presentano le opere di oltre 60 artisti, provenienti dalla Pinault Collection e da musei internazionali e collezioni private, con citazioni, ispirazioni e riferimenti tra lavori che spaziano dal Novecento ad oggi, proposte secondo un dialogo basato su connessioni emozionali, sensoriali, visive e tattili. Spaziando tra diversi media, dalla scultura al video, dalla pittura alla fotografia, le opere esposte si articolano attorno alla ricostruzione dello studio di Houseago, nel cuore di Punta della Dogana, all’interno della sala del cubo di Tadao Ando, con un’installazione site-specific. In questa sala l’artista mette inoltre a disposizione dei visitatori la sua biblioteca e le sue fonti d’ispirazione. Tra gli artisti in mostra Marlene Dumas, Robert Colescott, Saul Fletcher, Llyn Foulkes, Deana Lawson, Paul McCarthy, Arthur Jafa, Joan Jonas, Edward Kienholz, Barbara Kruger, Senga Nengudi, Gilberto Zorio…
Il Teatrino di Palazzo Grassi propone una nuova serie di appuntamenti aperti gratuitamente al pubblico e distribuiti lungo più di 30 giornate, tra musica contemporanea, sperimentazioni audio-visive, proiezioni cinematografiche, video d’autore, incontri, convegni , masterclass e laboratori per tutte le fasce d’età.
All’interno dell’ampio programma sono previsti anche momenti di approfondimento dedicati alle mostre in corso a Palazzo Grassi e Punta della Dogana, ideati per fornire nuove chiavi di lettura, utilizzando tutti i linguaggi della contemporaneità.
Sul palco del Teatrino si alterneranno alcuni tra i protagonisti delle esposizioni come Simone Fattal, la scultrice di origine siriana cresciuta in Libano, tra gli artisti inclusi nella mostra “Luogo e Segni”, e Luc Tuymans, cui è dedicata la grande monografica “La Pelle”. Tuymans ha inoltre curato per il pubblico veneziano una speciale rassegna cinematografica intitolata “Luc Tuymans, uno sguardo sul cinema”. Con l’obiettivo di potenziare la comprensione della loro opera, interverranno curatori e critici d’arte come Mouna Mekouar, co-curatrice insieme a Martin Bethenod della mostra “Luogo e Segni” a Punta della Dogana, lo storico dell’arte Philippe Pirotte, i critici d’arte autori di contributi del catalogo della mostra “La Pelle – Luc Tuymans” (edito da Marsilio editore e Palazzo Grassi, 2019) Marc Donnadieu e Jarrett Earnest.
Come sempre sono numerosi gli ospiti attesi al Teatrino di Palazzo Grassi, tra cui due artisti attualmente in mostra a Venezia: l’artista sound-designer Tarek Atoui e l’artista-poeta Kenneth Goldsmith.
Tra gli appuntamenti è in programma un incontro con Leonardo Sonnoli, autore dell’identità visiva di Palazzo Grassi – Punta della Dogana. In occasione della conferenza, l’art director presenterà alcune delle collaborazioni attivate con istituzioni e realtà culturali in Italia. Leonardo Sonnoli sarà anche il protagonista della masterclass “Rifatto ad arte”.
Palazzo Grassi prosegue inoltre il racconto inedito della propria storia espositiva avviato lo scorso anno, con il secondo episodio del convegno di studi Palazzo Grassi e la storia delle sue mostre #2, a cura di Stefano Collicelli Cagol. Una passeggiata nel tempo che fa luce sul ruolo sperimentale e sulla grande capacità innovativa che sempre Palazzo Grassi ha saputo tenere, nelle sue diverse epoche e gestioni.
Il ciclo sulle migrazioni, avviato da Palazzo Grassi lo scorso trimestre, prosegue proponendo un nuovo incontro con L’Atelier des Artistes en Exil, un’associazione impegnata nel sostegno degli artisti in esilio. Inoltre, a partire dal mese di ottobre, i richiedenti asilo e rifugiati della città metropolitana di Venezia, partecipanti al progetto di mediazione “Altri Sguardi”, interpreteranno per il pubblico le mostre di Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
A segnare l’avvio di questa nuova stagione al Teatrino di Palazzo Grassi sarà domani, giovedì 12 settembre alle 18.30, l’appuntamento intitolato Autonoma Build Up & Casa delle Parole. Nell’ambito del festival internazionale TheVenice Glass Week, dedicato alla celebrazione e alla promozione dell’arte del vetro, Autonoma Factory e Casa delle Parole presentano una selezione di video di Johannes Menghi, Francesco La Porta e Tommaso Bagnati, sulla figura del maestro vetrario e della fornace in cui esso opera e crea, e una lettura di testi tematici provenienti da tutto il mondo.
Ritornano come ogni anno alcune storiche collaborazioni con istituzioni internazionali, come la Biennale de l’Image en Mouvement di Ginevra. Così come sono riconfermate le partnership con realtà nazionali e venete, come l’Università Ca’ Foscari, il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, l’associazione Casa delle parole e l’AIGA Associazione Italiana Giovani Avvocati della sezione di Venezia.