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Parco dell’Arte contemporanea nel Vallo di Diano

Lucia Lamberti

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Nelle teorie dell’apprendimento ha molta importanza il concetto del rinforzo positivo, utilizzato come strumento per migliorare e consolidare azioni desiderate. Questo crea un clima favorevole e migliora la conservazione delle competenze acquisite. 

Il mio rinforzo positivo va alla mostra che ho visitato in agosto al Castello dei Principi Sanseverino (ora Macchiaroli) di Teggiano, inserita nel più ampio progetto Parco dell’Arte contemporanea nel Vallo di Diano. Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati, che, come si legge nel  comunicato stampa, prosegue gli altri interventi di arte contemporanea già realizzati nel Parco del Cilento e Vallo di Diano, all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula: le rassegne Le opere e i giorni e Fresco Bosco a cura di Achille Bonito Oliva, nonché la più recente performance VB82 dell’artista Vanessa Beecroft, del 2017. L’occasione in questo caso è stata la  XXX Summer Universiade Napoli 2019 e Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il progetto ha il supporto dell’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania e della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/museo Madre.

All’interno del Castello troviamo l’allestimento così articolato: nella sala Stefano Macchiaroli c’è una tela di Nicholas Tolosa, al secondo piano la mostra personale di Pietro Costa che raggruppa due progetti ventennali: donor projecte light structures. Al terzo piano si trovano le opere di Marisa Albanese, Monica Biancardi, Bianco-Valente, Paolo Bini, Gianni De Tora, Jimmie Durham, Mimmo Jodice, Pierpaolo Lista, Nino Longobardi, Mimmo Paladino, Gloria Pastore, Luciano Romano e Ivano Troisi. Sulla Torre Giammaruca si trova l’installazione di Michele Iodice. Si tratta per la maggior parte di opere donate dagli artisti al Museo Madre oppure presenti in collezione  in comodato d’uso.

  • Bianco-Valente
  • Gianni De Tora
  • Ivano Troisi
  • Luciano Romano
  • Mimmo Jodice
  • Paolo Bini
  • Pietro Costa
  • Pierpaolo Lista
  • Nino Longobardi
  • Monica Biancardi
  • Mimmo Paladino
  • Michele Jodice
  • Marisa Albanese
  • Jimmie Durham

Teggiano merita una visita di per sé, c’è comunque tempo fino al 15 febbraio 2020 per vedere le opere in esposizione. In aggiunta, sempre a Teggiano a partire dal mese di settembre, è prevista l’installazione permanente de Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto nel Parco dell’Arte contemporanea nel Vallo di Diano. L’opera, la cui forma è nota, avrà l’aspetto di un’aiuola composta con erbe officinali e pietra locale; la realizzazione (coordinata da TANA Terranova Arte Natura, ArtStudio’93 in collaborazione con BACAS-Borghi Antichi Cultura Arti e Scienze, Vallo di Diano-New York) sarà effettuata attraverso un’azione partecipata, volta a coinvolgere  e responsabilizzare ciascun membro della comunità, e si concluderà il 21 dicembre 2019, giornata di celebrazione del Terzo Paradiso(http://terzoparadiso.org/rebirth-day).

Il Chiostro del Convento della Santissima Pietà di Teggiano ospita due panchine marmoree di Domenico Bianchi e l’opera ceramica Vaso (2004) di Ugo Marano. Poco distanti, le Grotte di Pertosa-Auletta sono il luogo in cui è installata l’opera di Eugenio Giliberti, Penelope (2019), realizzata al museo Madre nel corso dei workshop #MadreTerra.

Parco dell’Arte contemporanea nel Vallo di Diano. Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre

a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati

Castello Macchiaroli

Piazza Portello,  Teggiano (SA)

da martedì a domenica ore 10-13 e 16-20, chiuso il lunedì

fino al 15 febbraio 2020

Parco dell’Arte contemporanea nel Vallo di Diano. Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre
Tags: Parco dell'Arte Contemporanea nel Vallo di Diano

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