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Per Astrale in Astrale – mystic energetic photography di Stefano Donno

È stata inaugurata l’ 8 maggio la mostra Per Astrale in Astrale – mystic energetic photography di  Stefano Donno, presso Casa delle artiste del Museo di Alda Merini, Milano. Ha presentato l’artista, Donato Di Poce, poeta e critico d’arte. L’evento ha visto la partecipazione della giovane poetessa Chiara Evangelista con le sue  Mystic Energetic Reading, lettura di brani alchemici, tratti dalla Tradizione Perenne  Alchemica da Ermete Trismegisto a Paracelsus, nonché l’intervento di Diana Battaggia ,che ha mostrato il parallelismo tra le fotografie in mostra e le teoria della fisica quantistica; uno sposalizio ben pensato, che certamente ha saputo mostrare al visitatore come rimescolare le carte di ciò che spesso è dato per scontato, perché racchiuso nei confini di familiari forme.

Per Donato di Poce  il  concept mistico spirituale evidenzia, ma non esaurisce l’aura cinetica di Stefano Donno, che nel recente progetto espositivo denominato MEAW, evidenzia da un lato la sua cultura filosofico-mistica, e dall’altra la voglia di sperimentazione avanguardista. Il risultato è decisamente originale e fuori dagli schemi, in equilibrio tra due focus; quello sul movimento e quello sulla luce, che trova nel colore rarefatto e sfumato, ectoplasmi astratti e nebbie ancestrali d’intenso fascino e corridoi interiori, che ci mettono in contatto e risvegliano i nostri chakra di liberazione e la nostra sete di visione.

Per il  salentino Stefano Donno MEAW è un progetto creativo, che unisce la dimensione astrale iniziatica con la fotografia, definita come Estetica della percezione minima e dell’energia..

L’ intenzione di Donno è di cogliere il movimento dell’energia, che circonda le azioni fotografiche da lui stesso colte istintivamente. Nel far questo, continua di Poce una prima fase è quella di portare ad emersione il sapere iniziatico nel mondo profano, attraverso la creazione e la visione estetico/artistica, cercando di fornire spunti di riflessione e ricerca. La seconda è attivare non solo nel subcosciente con il godimento del manufatto estetico/eterico da parte del fruitore, e la simbologia di riferimento (che è attivabile dunque in astrale secondo ancestrali leggi magiche e metafisiche), ma anche le energie che percorrono la superficie su cui le opere sono realizzate.

È così che il cromatismo in traccia permette di cogliere invisibili circuiti spirituali, talvolta posti in una dicotomia filosofica, dove il  tempo e il movimento divengono, a loro volta, i protagonisti indiscussi di un processo entropico, che decide, consapevolmente, di mettere a tacere tutto quel che rifugge dalla concreta sostanza dell’Essere.

È bene ricordare che Stefano Donno, poliedrica figura attiva nel panorama intellettuale di Lecce, proviene da una prima importante esperienza espositiva, ovvero  Immagini S-Velate, mostra d’arte contemporanea del 2017, curata da Anna Isopo di Arte Borgo Gallery e Monica Ferrarini di M.F.eventi, presso le sale di Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma. Anche allora l’evento ha proposto di rivolgere uno sguardo differente sulla realtà quotidiana, che spesso viene data scontata e banale, con lo scopo di s-velare il cuore luminoso di una tangibilità colta dalla sottile mente del Genio creativo.

D’altronde i prodotti del genio devono essere anche modelli, cioè esemplari; quindi, senza essere essi stessi frutto di imitazione, devono servire a tal scopo per gli altri, cioè come misura o regola del giudizio. Così Kant si esprime riguardo la capacità di ogni artista di spogliarsi dalla mera imitazione della realtà, per mettere a nudo la bella arte, innata e naturale nell’animo di un puro dinamismo lontano dalla meccanica costruzione dell’immagine.

Già allora, con Immagini S-Velate, Stefano Donno ha deciso di emancipare quello spirituale dell’arte, per prendere la distanza dalla ‘scontatezza’, e rivelare il nido della comunicazione emotiva, .senza per questo perdere di vista il contatto con il reale o bandire un’idea di forma compiuta.

Per Astrale in Astrale – mystic energetic photography rappresenta, per questo, il lavoro di una sintesi concettuale e, insieme, il movimento di un pensiero libero e  il tempo di un’osservazione  squisitamente filosofica, mediata dall’arte e dai suoi linguaggi estetici.

Per Astrale in Astrale – mystic energetic photography

Fino al 13 maggio 2018

Casa delle artiste – museo di Alda Merini

Via Magolfa, 32, 20143 Milano MI

https://spazioaldamerini.org/

 

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