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Rudy Cremonini – Nessun Dorma

Enzo Battarra

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Rudy Cremonini, Where is my sun, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini

Vietato dormire. Non si può abbassare la guardia. La pittura scivola sulla pittura, l’universo contemporaneo di Rudy Cremonini invade pacificamente le stanze della meraviglia. È la Reggia di Caserta a ospitare la personale dell’artista bolognese. La mostra è allestita nella Sala della Fortuna e in quella dei Porti, due tra le stanze più riccamente decorate del Palazzo vanvitelliano. E ha un titolo: «Nessun dorma», appunto. I curatori sono Vincenzo Mazzarella e Davide Sarchioni, l’esposizione è realizzata sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

Le immagini di Rudy Cremonini sembrano quasi affiorare dalle pareti, come figure fatte della stessa sostanza dei sogni. Hanno un sapore dolcemente onirico. D’altronde, lo stesso allestimento realizzato ad altezza d’uomo, con i lavori collocati a breve distanza dal pavimento, li rende particolarmente familiari, li avvicina al visitatore. I protagonisti raffigurati all’interno di ogni opera appaiono come isolati dal contesto, figure primarie, pronte ad ambientarsi tra le mura domestiche della Reggia. Il palazzo monumentale diviene così luogo di esaltante accoglienza per i dieci dipinti a olio su juta di grandi dimensioni, realizzati nel corso dell’ultimo anno. «The queen sleeps here», la regina dorme qui. Perché è qui che ha trovato casa. Il dolce volto assopito è ritratto in modo essenziale, con la figurazione evanescente del ricordo. Tale semplicità interpretativa dialoga con la fastosità delle pareti, la figura è come se fuggisse via dallo stupore barocco per trasformarsi in essenza. E questo vale anche per «Where is my sun», il ragazzo che emerge dall’acqua e ricerca il suo sole. La sagoma si staglia in un orizzonte di luce che contrasta con le sue tenebre. Ma non solo di soggetti umani è fatta la mostra di Rudy Cremonini. Incarna bene lo spirito del luogo e del tempo l’uccello dalla grande apertura alare di «The bird and the desert». Sembra un messaggero degli dei, pronto ad avvertire che la notte tra le sabbie è finita ed è tempo di iniziare a volare. E mentre si segue il percorso della mostra, tutto ciò è sotto gli occhi, nulla sfugge allo sguardo, sembrano proprio incontri, avventi. E appare come segno del fato che la mensola dipinta in «Exotic guest», l’ospite esotico, si continui incredibilmente con la traccia del decoro vanvitelliano. L’uno prosegue nell’altro, e non si percepisce dove possa finire la finzione e iniziare la realtà, perché è proprio come un pezzo di teatro nel teatro. La vita è indistinguibile dalla scena. E c’è una corrispondenza di amorosi sensi anche tra lo sfavillio di colori e luci di «It’s coming over» con il grande vaso di fiori dipinto e il lampadario che realmente e regalmente troneggia nella sala. È come se ognuno si stesse avvicinando all’altro.

Rudy Cremonini, It's coming over, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, It’s coming over, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, Where is my sun, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, Where is my sun, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, The queen sleeps here, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, The queen sleeps here, 2018, olio su juta, 200 x 260 cm, courtesy Rudy Cremonini
Rudy Cremonini, exotic guests, 190cmx 260cm oil on canvas 2017-1
Rudy Cremonini, exotic guests, 190cmx 260cm oil on canvas 2017-1

Nessun Dorma. Rudy Cremonini

Sala della Fortuna, Sala dei Porti, Reggia di Caserta, Viale Douhet 2/a, Caserta

Mostra chiusa il 26 novembre 2018

www.reggiadicaserta.beniculturali.it

Tags: Rudy Cremonini

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