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Armory Week a New York

Lisa D'Emidio

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Tania Bruguera: Untitled (Havana, 2000)

L’edizione newyorkese di Volta NY, fiera strettamente dedicata a progetti personali proposti da artisti di dimensione internazionale compie 18 anni e torna al Pier 90, dal 7 all’11 marzo, sempre con la storica direzione di Amanda Coulson. L’evento intende, col titolo Solo Focus – Global Vision, fungere da piattaforma per la scoperta creativa e l’impegno sociale nel contesto dell’Armory Arts Week. VOLTA accoglie 85 gallerie internazionali da 4 continenti e 48 città, presentando attraverso una dinamica ricerca di innovazione artisti emergenti da 32 paesi. Tra le Gallerie Danielle Arnaud Gallery di Londra presenta il lavoro di Paulette Phillips, da Hong Kong Ora-ora presenta l’artista svedese Erik Jeor.

La proposta al Guggenheim Museum si articola a partire dalla principale mostra in corso, dedicata agli esiti dei viaggi che Josef Albers fece in Messico tra gli anni ‘30 e gli anni ‘60, sviluppando una passione per l’arte e l’architettura pre-colombiane, che è possibile rintracciare nei dipinti e nelle stampe astratte, ma anche nell’approccio alla fotografia. Fino al 28 marzo. Take My Breath Away è la prima ricognizione completa negli USA dedicata al lavoro di Danh Vo, vietnamita di nascita e danese d’adozione. Le rampe della rotonda offrono la possibilità di apprezzare gli esiti di 15 anni di ricerca, inclusi alcuni progetti creati per l’occasione, tutti incentrati su come le strutture di potere, le forze culturali e i desideri privati influenzino la nostra esperienza del mondo. Fino al 9 maggio.

Come sempre molto ampia l’offerta espositiva al MoMA, a partire dalle mostre già in corso che si avviano alla chiusura, tra cui Louise Bourgeois: An Unfolding Portrait; Items: Is Fashion Modern? o Thinking, Machines: Art and Design in the Computer Age, 1959–1989. Tra le proposte di recente inaugurazione, nelle Roy and Niuta Titus Theater Galleries, Club 57: Film, Performance, e Art in the East Village, 1978–1983, prima esposizione dedicata alla scena artistica dell’East Village in un periodo seminale, tale da cambiare completamente gli scenari successivi. Col supporto della Keith Haring Foundation, fino al 1 aprile. Al terzo piano, nelle Robert B. Menschel Galleries, la prima retrospettiva completa dell’opera fotografica di Stephen Shore, esposizione organizzata su base cronologica, con scatti che vanno dalle stampe in gelatina d’argento degli anni ‘60 ai recentissimi lavori in digitale. Fino al 28 maggio. Le David Geffen Galleries, al quarto piano, ospitano invece The Long Run, mostra che suggerisce una prospettiva alternativa sui grandi cambiamenti nella storia dell’arte, non più ricercati in opere particolari, ma nella lunga serie di sperimentazioni che hanno portato ad esse. Questo attraverso lavori di Lee Bontecou, Louise Bourgeois, Melvin Edwards, Gego, Philip Guston, David Hammons, Jasper Johns, Joan Jonas, Helen Levitt, Elizabeth Murray, Georgia O’Keeffe, Gerhard Richter, Frank Stella e molti altri. Fino al 4 novembre. Spazio anche alle nuove inaugurazioni: le gallerie del secondo piano ospitano dal 3 febbraio all’11 marzo Tania Bruguera con l’installazione performativa Untitled (Havana, 2000). Combinando zucchero di canna, riprese video di Fidel Castro e una performance live presentata nella quasi totale oscurità, il lavoro suggerisce le contraddizioni della vita successiva alla Rivoluzione Cubana.

Lo spazio MoMA PS1 propone, fino al 18 giugno, Maria Lassnig’s New York Films 1970-1980, prima mondiale di una serie di film sperimentali girati da Maria Lassnig a New York negli anni ‘70. Il focus . su un gruppo di pellicole recentemente ritrovate e restaurate col supporto dell’Austrian Film Museum.

La galleria Luxembourg & Dayan dedica la collettiva Kiss Off a uno dei topoi della figurazione classica, il bacio. La mostra, a cura di Francesco Bonami, affonda idealmente le radici nella fine dell’800, ma ne rivisita esiti e implicazioni, in particolare alla luce delle stampe di Vito Acconci del 1971, proprio dal titolo Kiss Off, in cui l’azione del bacio diventa un esercizio solitario, autoriferito e serializzato. Tra gli artisti in mostra: Patty Chang, Felix Gonzalez- Torres, Joan Miró, Elizabeth Peyton, Francis Picabia, Sigmar Polke, Andy Warhol. Fino a fine aprile.

Tags: Armory Week

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