Rebecca HORN – Passing the Moon of Evidence

Ci eravamo abituati al non-sense dei congegni Dada e all’allusività di quelli Surrealisti, alle macchine autodistruttive firmate da Jean Tinguely e quelle inutili di Bruno Munari. Proiettati verso la perdita della funzione per l’affermazione del concetto e dell’identità estetica dell’oggetto automatizzato, la produzione artistica degli ultimi anni aveva forse tralasciato l’ambito delle scienze naturali e …