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A very special project about young artists

Antonello Tolve

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Tra i progetti che la Zilberman Gallery ha proposto in chiusura stagione, accanto alla personale di  Burçak Bingöl (Görele, 1976) organizzata nella sede di Berlino per puntare definitivamente l’indice su una artista di spessore che ha saputo trasformare il mondo della ceramica in misurata e brillante plasticità, in calibro creativo squillante, in terreno attraverso il quale coniugare tradizione e innovazione, il progetto Genç Yeni Farklı 10: Devam Etmek Gerek / Young Fresh Different 10: One Must Continue proposto negli storici spazi di Istanbul, mostra tutte le caratteristiche di una puntata vincente, in una partita che si gioca a carte scoperte per scommettere sul nuovo. 

  • Genç Yeni Farklı 10: Devam Etmek Gerek / Young Fresh Different 10: One Must Continue, 2019, exihbition view, Zilberman Gallery, Istanbul

Giunto, appunto, alla sua decima edizione, questo progetto è a tutti gli effetti il risultato di una ricerca che vuole sottoporre all’occhio vigile del panorama internazionale le più recenti generazioni dell’arte turca, con una scansione ritmica e un gusto aperto a tutte le varie contrade della creatività, a quel babelismo pulsante e avvincente che caratterizza il mondo dell’arte, è cosa risaputa ormai, dallo scacco delle avanguardie storiche ad oggi.

Creato e curato dalla stessa Bingöl che ha la capacità di portare avanti la sua ricerca e contemporaneamente di aprirsi all’altrui lavoro da una angolazione curatoriale (questo è, a mio avviso, davvero un pregio che naturalmente porta invidie e diffidenze, soprattutto tra colleghi gelosi o male lingue pronte a inveire contro la prima ombra cristallina), Young Fresh Different propone dal 2010, anno della sua prima edizione, una serie di nomi lambiccati dallo sguardo di un’artista – Bingöl, bisogna ricordarlo, è stata fino a due anni fa la direttrice della Zilberman Gallery e nel contempo cavallo pregiato della sua scuderia – che sa riconoscere un talento, che sa accogliere e che ha la generosità di offrire una chance a chi sta per entrare in punta di piedi nel mondo scivoloso dell’arte contemporanea. 

I dodici nomi che articolano l’impaginazione di questa decima edizione di GYF – Eda Aslan (İstanbul, 1993), Özgür Atlagan (İzmir, 1984), Alpin Arda Bağcık (İzmir, 1988), Zeynep Beler (Ankara, 1985), Sevinç Çalhanoğlu (İstanbul, 1988), Nazlı Erdemirel (Van, 1982), Gizem Karakaş (İstanbul, 1987), Zeynep Kayan (Ankara, 1986), Gülşah Mursaloğlu (İstanbul, 1989), Ali Şentürk (Ankara, 1985), Ezgi Tok (İstanbul, 1989), Hasan Özgür Top (Ankara, 1987) – sono uniti da un filo sottile: l’aver partecipato già a una delle edizioni passate del palinsesto e l’essere ora nuovamente nella rosa del progetto per celebrare la dimensione genetliaca di un’idea: e tutti con lavori nuovi, realizzati tra il 2018 e il 2019, tranne per quello di Gizem Karakaş (Fuat Eşrefoğlu Lahmacun Yiyiyor, Andy Warhol’a Saygı Durulamasışı / Fuat Eşrefoğlu Eating A Lahmacun, Failed Tribute To Andy Warhol) datato 2015.

  • Genç Yeni Farklı 10: Devam Etmek Gerek / Young Fresh Different 10: One Must Continue, 2019, exihbition view, Zilberman Gallery, Istanbul
  • Genç Yeni Farklı 10: Devam Etmek Gerek / Young Fresh Different 10: One Must Continue, 2019, exihbition view, Zilberman Gallery, Istanbul

Tra le opere in mostra ci sono Kambriyenden Bu Yana Operatörler (III) – Fragman (III) / Operators from the Cambrian Onwards (III) – Fragment (III)e Kambriyenden Bu Yana Operatörler (III) – Fragman (III) / Operators from the Cambrian Onwards (IV) – Fragment (IV)di Gülşah Mursaloğlu, l’immersivo e incantevole Şahmerandi Nazlı Erdemirel, l’impareggiabile bir şiir peşinde / in the footsteps of a poemdi Sevinç Çalhanoğlu che a mio avviso, con le Öğrenme Üzerine Notlar / Notes About Learningdi Eda Aslan, vale tutta la mostra. C’è poi un elegante lavoro, Set of sourroundings di Ezgi Tok, disseminato in tutti gli spazi che a primo acchito sembra rifilato, ma a ben vedere fa da collante tra tutti gli artisti e invita alla ricerca di qualcosa che è anche ricerca dello spazio espositivo, rilettura degli ambienti. 

Sempre a Istanbul, nello Zilberman Projects Space, ci accoglie Living Inside a Tale And There Only, un piccolo ma preziosissimo ambiente che propone alcuni lavori di Bingöl e che crea un ponte tra i due luoghi in cui opera la galleria. Qui lo spettatore è accolto da tre opere (Landscape – Charlottenburg II, A Pile of Dreams Ie A Pile of Dreams II), da una serie di operazioni minime, di ingranaggi, di gustosi corpi, agglomerati ceramici tesi a bloccare il tempo, a costringerlo dolcemente in un istante compatto.

  • Burçak Bingöl, Living Inside a Tale And There Only, 2019, exihbition view, Zilberman Gallery, Istanbul.
  • Burçak Bingöl, “A Pile of Dreams I”
    Ceramics, found porcelain, brick, glaze, 24 x 25 x 22 cm

Young Fresh Different 10: One Must Continue |Living Inside a Tale And There Only 

Until 17/08/2019

Zilberman Gallery Istanbul

İstiklal Cad. No.163 Mısır Apartmanı K.3 D.10 Beyoğlu / Istanbul Phone: +90 212 251 12 14Fax: +90 212 251 42 88E-

Mail: zilberman@zilbermangallery.com https://www.zilbermangallery.com/index.asp

Tags: Burçak Bingöl Zilberman Gallery Istanbul

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