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CHIAROSCURO allo Studio G7 di Bologna

Tristana Chinni

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Con un armonioso senso di circolarità che non tradisce la sua natura più profonda di continuità e perfezione, riapre Studio G7 che ripropone Chiaroscuro, mostra inaugurata a maggio e riprogrammata prima della vera e propria nuova stagione espositiva; la ritroviamo così come ci era apparsa nei giorni di apertura: bilanciata, elegante e ben concertata. Una proposta questa di Chiaroscuro che esula dal voler indagare la definizione di  luce e ombra ma che piuttosto mira a diventare un appuntamento fisso di fine anno, “una sorta di leitmotiv con un’identità propria non traducibile come è ancor oggi l’identità della galleria….una diade in cui sia il chiaro che lo scuro coesistono in un completamento reciproco, e in un reciproco dialogo estetico poetico..”.

L’allestimento raffinato e minimale presenta il lavoro di cinque artisti: Urlich Erben, Paolo Iacchetti, Giulio Paolini, Anne e Patrick Poirier, David Tremlett che si misurano per la prima volta in una collettiva, anche se il legame con ognuno, Ginevra lo aveva coltivato nel corso del tempo (e a riprova di ciò parlano, oltre al profondo sentimento di amicizia e stima che li legava, le loro personali in galleria). L’esposizione raccoglie le opere di questi 5 nomi di spicco del panorama artistico  internazionale, che intervengono rispettosi in uno spazio condiviso, forti nei propri assoli vibranti che non vanno mai a stridere gli uni con gli altri ma che semmai si completano a vicenda. Il concettuale Giulio Paolini espone un dittico di collages su carta in cui viene riproposta la stessa figura ripresa da prospettive diverse in una scomposizione e ricomposizione dell’immagine(l’interesse del preesistente che questa tecnica implica,affascina da sempre l’artista). I francesi Anne e Patrick Poirier, la cui ricerca incentrata sulla memoria è stata portante nel loro modus operandi, in questa occasione presentano un duplice lavoro: Theogonie, un’opera triangolare su piombo dove l’elemento naturale esemplificato dalla foglia viene preservato grazie all’intervento umano e trova accudimento su di un letto dorato, e Rêve, scultura costituita da una camera ottica in cui compare la traccia di una civiltà irrimediabilmente perduta e cristallizzata in un tempo mitico. Il tedesco Urlich Erben ritorna alla monocromia, dopo una lunga parentesi dedicata all’esplorazione del colore, con una tela bianca di maleviciana memoria, costituita da multiple velature in una spazialità che riconduce ad un eterno presente. Un bianco che incanta con le sue pennellate sovrapposte che si relazionano con la luce esterna in un dialogo serrato tra colore, spazio e segno. Il quadro diventa uno spazio mentale, un ritornare all’essenza della pittura, quasi una esigenza di voler ripartire dalla stessa. Paolo Iacchetti espone tre tele della serie Tracce dove un accurato studio sul colore mira a rendere l’opera monocroma; l’olio steso nelle sue molteplici sfumature, produce stratificazioni materiche e concentra in sé una connaturata forza, quasi contemplativa che va inevitabilmente a porsi oltre il reale. Ed infine il britannico David Tremlett propone i suoi Sketch: pastelli su carta con echi agli storici  Wall Drawing in cui la ripetizione formale di linee sapientemente cadenzate su fondo piatto non plasma solo la superficie della carta creando movimento, ma si dà come vero e proprio processo di pensiero.

L’esposizione dopo la scomparsa a fine agosto di Ginevra Grigolo, risuona certo, in modo diverso. A lei negli anni si deve il merito di aver portato a Bologna grandi nomi della Storia dell’arte da Michelangelo Pistoletto alla Pop Art , dall’Iperrealismo americano alla performance dell’Abramovic e Ulay. Chiaroscuro, oltre a sancire la promessa di un rinnovato appuntamento a conclusione del palinsesto espositivo della galleria, diventa così un testamento solido ed appassionato, traccia tangibile di semi coltivati e destinati a durare nel tempo.

CHIAROSCURO 

Opere di Urlich Erben, Paolo Iacchetti, Giulio Paolini, Anne e Patrick Poirier, David Tremlett.

Dal 9/05 al 21/09/19  Dal martedì al sabato 15.30-19.30

Galleria Studio G7, Via Val D’Aposa 4A,  Bologna www.galleriastudiog7.it

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