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Collectif Indigène

Fino al 16 Aprile, la Galleria Michele Balmelli di Lugano presenta il lavoro del Collectif indigène (formato da Andréanne Oberson e Jean-Marie Reynier), in un’esposizione dal titolo Défense de nourrir les pigeons dans l’enceinte de la galerie. La mostra è costruita come una sorta di “cabinet des curiosités” post-contemporaneo. Gli artisti si sono “imbattuti”, nel loro universo immaginario, in immagini, idoli, chimere, divinità, confini, e tutto ha aumentato la loro coscienza di essere davanti ad un teatro vivente fatto di immagini e incroci di segni. L’esposizione è accompagnata da un testo dell’autrice italiana Chiara Zocchi.

Indigène
La crocifissione è un abbraccio schiacciato dall’aria verticale.
Essa non deve essere percepita come un corpo,
con dei bordi fisiognomici e dei colori riempitivi.
Ma come una posizione che “Qualcuno che è in grado di salvare”
ha assunto rispetto ai Suoi contemplatori.

Ecco perché Gesù Cristo,
ma anche Superman,
e anche Hulk,
e anche Flash,
e anche Spiderman,
e anche L’uomo invisibile.
E anche Batman.

Sarebbero tutti in grado di salvare,
e proprio per questo si sono arresi all’aria.

E’ stato un gesto, un posizionamento, di estrema umiltà.
Qualunque cosa o persona,
che assuma la posizione della crocifissione pur potendo salvare,
diventa umile e quindi non-umiliabile.

La testa è inclinata su un lato, in un profilo obliquo che vuol dire tante cose.
“Cose” che non è l’espressione ad esprimere,
ma la posizione (in questo caso della testa).

A volte succede anche con gli oggetti,
di vederli in una certa posizione e di provar pena per essi-loro.
Che la posizione cioè esprima.
Che per esempio una pentola che si inclina nello scolapiatti,
assumendo una posizione pericolante,
ci faccia preoccupare per essa-lei.

E poi.

E poi questi supereroi sono soli.
Di fianco a loro non c’è la madre.
(Peraltro: non si sa se un supereroe abbia madre)
Non c’è nemmeno un amico, tipo San Giovanni.
I supereroi sono invidiati da tutti, e dunque sono soli.
Forse qualcuno di loro ha una fidanzata.
Sta di fatto che Indigène li ha crocifissi da soli,
col vuoto intorno.
Ma è pur vero che il vuoto è Qualcosa.

(Chiara Zocchi)

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