home Recensioni Emmett Williams – Fluxus Cathedral

Emmett Williams – Fluxus Cathedral

Nello spazio Edizioni Conz Raum, Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo presentano fino al 28 Aprile, “Fluxus Cathedral” una mostra di Emmett Williams, artista del movimento fluxus, uno dei padri della poesia concreta che ha collaborato anche con Daniele Spoerri e Claus Bremer.

Una piccola cappella privata come quelle che si trovano nelle chiese napoletane e’ stata allestita nello spazio espositivo dell’ Archivio Conz. Per costruire la navata centrale della mini-cappella ci sono delle grandi vetrate colorate su cui danzano delle figure antropomorfe.

Le vetrate, opera dell’artista Emmett Williams, nato a Greenville nel 1925 e morto a Berlino nel 2007 dove ha vissuto per molti anni,  furono realizzate per il collezionista Francesco Conz. A fare da altare al centro della cappella, c’è’ una icona molto particolare un altorilievo del santo Don Bosco, che a guardare bene sorprende non poco. Infatti, il santo ironicamente de-sacralizzato, mostra il dito medio ad un bimbo che gli chiede stupito: “ Padre, ma che e’ successo al dito?”.

Intorno al santo sono disegnati una miriade di ominidi colorati e danzanti. Le figure, originariamente nei toni del grigio e marrone, sono ricalcate con vernici colorate, come gli omini sullo sfondo.

La Fluxus Cathedral era un’idea nata intorno al collezionista Francesco Conz per il suo Museo Segreto, vicino Verona. 

Conz, che aveva avuto un’educazione molto religiosa, aveva spostato l’oggetto della sua venerazione sacra verso le opere d’arte e gli artisti, in particolare del movimento Fluxus. Williams, in maniera ludica, realizza questo spostamento, introducendo la sua cifra stilistica più’ riconoscibile: la miriade di omini danzanti, che accompagnano un po’ tutto il suo lavoro, prodotto di un gesto quasi automatico, dadaista, e che spesso si fanno beffe della storia dell’arte.

Emmett Williams
Fluxus Cathedral
Edizioni Conz Raum
22.02.2019 – 28.04.2019

About The Author