Il Museo Poldi Pezzoli, nell’ambito della sua politica espositiva volta a incoraggiare il dialogo tra antico e contemporaneo, ha invitato Anj Smith (Kent, 1978), giovane artista inglese, a intervenire nelle sale della casa museo, tra le opere della collezione permanente.
La mostra Anj Smith. The Mountain of the Muse, in corso dal 3 aprile al 12 maggio 2019, si snoda tra la Sala del Collezionista e alcune sale storiche del Museo, con l’esposizione di tre opere realizzate specificatamente per l’occasione, tre incisioni e la personale reinterpretazione dell’artista di tre piatti, due vasi e un trumeau, realizzati grazie all’esclusiva collaborazione con Fornasetti, storico atelier milanese di design e decorazione, da trent’anni diretto da Barnaba Fornasetti.
“La mostra – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Poldi Pezzoli – è il risultato del continuo dialogo del Museo con l’arte, dal passato al presente, dal gusto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli all’estetica di una giovane artista contemporanea; un dialogo iniziato nel 2011 con la mostra Capolavori s-velati da Omar Galliani, che si confrontava con le opere di Bellini, Botticelli e Pollaiolo, proseguita nel 2013 con la mostra Simboli e geometria in Piero della Francesca di Chiara Dynys dedicata al San Nicola da Tolentino del maestro e nel 2016 con Giulio Paolini”. Elementi del “ritratto”, del “paesaggio” e della “natura morta” sono presenti, in diversa misura, in ogni opera dell’artista, che viene esposta al pubblico, per la prima volta, al Museo Poldi Poldi Pezzoli. Il titolo della mostra si ispira alla Divina Commedia di Dante, fil rouge usato dell’artista in questa esposizione: la “musa” è la sua pittura, ma è anche il ricco patrimonio della storia dell’arte rappresentato dallo stesso Museo Poldi Pezzoli e l’eredità di Fornasetti. La tradizionale idea di una “musa” è però messa in discussione, per il suo significato riduttivo di femminilità idealizzata. Qui la “montagna” diventa l’impegno dell’arte contemporanea a esplorare le problematiche narrative dell’arte del passato.
“I raffinati capolavori del Museo Poldi Pezzoli – dichiara Anj Smith – rappresentano essi stessi la mia “musa”: un’illimitata fonte di ispirazione, da esplorare così come da esaminare criticamente”.
L’idea di “scalare la montagna della Musa” si riferisce anche a Lina Cavalieri (1875 – 1944), musa di Piero Fornasetti iconica protagonista della serie “Tema e Variazioni”.
Nella collaborazione di Anj Smith con Fornasetti, l’artista riprende l’idea della Cavalieri come musa e la ribalta. Lo spettatore diventa l’oggetto del suo sguardo e non viceversa. Questo è del tutto evidente nella serie dei piatti “Pleasure”, “Irony” e “Ophelia”, così come nei vasi e nel trumeau.
“Una delle prime volte in cui ho incontrato Barnaba Fornasetti è stato al Museo Poldi Pezzoli – prosegue Anj Smith – dove mi aveva mostrato la sua opera preferita della collezione, un ritratto tardo rinascimentale di Cleopatra di Michelangelo. Quello che mi piace della casa museo milanese è l’inattesa presenza di opere squisite che il visitatore incontra quasi per caso, rendendo la rivelazione della genialità ancora più sorprendente. Qui c’era uno splendido dipinto, pieno di trecce, riccioli e nastri, e in basso, in agguato, l’aspide portatore di morte. Due cose mi colpirono immediatamente: la figura ambiguamente androgina di Cleopatra, e la presenza del serpente vero e proprio, già annunciato ovunque nel quadro negli elementi curvilinei. Questa scintilla si è evoluta nel mio dipinto “This Knot Intrinsicate”, l’unico ritratto esposto alla mia mostra al Poldi Pezzoli”.
“Con il lavoro di Anj – dichiara Barnaba Fornasetti – ho avvertito subito un’affinità. Seppur con uno stile molto diverso, la ricchezza di dettaglio e l’ambiguità delle figure che popolano i suoi paesaggi sono associabili ad alcuni elementi che connotano l’universo visivo creato da mio padre. Al pari di quello fornasettiano, il suo immaginario onirico ha la capacità di associare simboli – la cultura popolare, l’arcaico, la moda contemporanea – trattati talvolta come veri e propri resti di mondi lontani. Acconsentire a una manipolazione creativa di una delle icone della nostra produzione è stata senz’altro una sfida: Anj è intervenuta sulle creazioni simbolo del lavoro di mio padre, rendendogli omaggio, guardandolo come esempio del passato con cui confrontarsi”.
La mostra è realizzata con il sostegno di Hauser & Wirth.
L’iniziativa fa parte del palinsesto di Miart e di Art Week, iniziativa organizzata dal Comune di Milano.
Anj Smith ha presentato le sue opere in musei e gallerie di tutto il mondo e alcune creazioni dell’artista inglese sono esposte permanentemente al Victoria and Albert Museum di Londra, al MOCA The Museum of Contemporary Art di Los Angeles, al Sara Hildén Art Museum di Tampere e alla DRAF David Roberts Art Foundation di Londra. Fondato a Milano negli anni Cinquanta, Fornasetti è un atelier riconosciuto a livello internazionale per il design e la decorazione di oggetti di arredamento di alto artigianato. A fianco della produzione di porcellane, mobili e accessori, Fornasetti concepisce e produce progetti culturali che rappresentano una parte fondante della sua identità, dei valori aziendali e dell’impatto sociale sul contesto contemporaneo.
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, 20121 Milano
Tel. 02 794889 | 02 796334
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 – Chiuso il martedì
Ingresso: 10 € | 7 € ridotto
www.museopoldipezzoli.it
Data e Ora
03/04/2019 / Tutto il giorno
Luogo
Museo Poldi Pezzoli