La direzione artistica dell’Idearte Gallery persegue da tempo la promozione di autori con linguaggio espressivo rivolto all’arte esatta ed all’astrazione geometrica, un tipo di estetica incline alla rappresentazione di forme d’arte aniconiche.
Per questo Idearte Gallery è lieta di presentare “Colori Cantori”, la prima personale di Angelo Tozzi in galleria,
Il titolo del progetto invita a gettare lo sguardo verso il rapporto tra musica e colore e agli stati d’animo che tutti i giorni ci accompagnano . Il rapporto tra musica e colore non è nuovo, tanti artisti hann cercato di dare vita alle proprie opere prendendo spunto chi dalla musica jazz ,chi dalla musica sinfonica. Alcuni artisti si sono cimentati in “performanes” mentre gruppi jazz suonavano in contemporanea alla creazione dell’opera stessa. La pittura astratta è una sintesi delle emozioni e sensazioni del mondo che circonda l’artista, emozioni e sensazioni che sono legate al contesto generale in cui l’artista vive quotidianamente. Così come la tristezza o la drammaticità si esprime in musica con accordi in tonalità “minore”, con dissonanze o con armonizzazioni non immediatamente intuitive, anche la pittura riesce a trasmettere le stesse cose con l’utilizzo delle appropriate armonie di colori, con le geometrie a volte illusorie e con trame che trasportano l’osservatore verso mondi in cui non esistono immagini del mondo intorno a noi, ma stati d’animo trasmessi dal colore. Per rappresentare gioia non è necessario mostrare una situazione allegra con persone che ballano o ridono, ma si può ottenere lo stesso risultato con colori che si armonizzano, ma nel contempo attraverso trame e intrecci che ci richiamano alla quotidianità della nostra vita e ai momenti piacevoli che ci rimangono impressi. Il ricordo di questi momenti col tempo spesso sbiadisce e rimane una sensazione colorata che ci accompagna nel tempo. Colore quindi che l’immaginazione dell’artista trasforma in forza spirituale ed energia delle nostre sensazioni. La geometria strutturale a cui Angelo Tozzi si è dedicato è una conseguenza della sua pulizia interiore e della sua tensione emotiva in cui non si rappresenta niente, ma si riesce a rappresentare tutto.
Angelo Tozzi nasce nel 1960 a Latina, dove vive e lavora. Laureato in architettura, inizia a dipingere nel 1970 e sperimenta tutte le principali tecniche pittoriche. Molto presto conosce le opere di Picasso, Mirò, Pollock e subito dopo l’astrattismo e l’informale. Comincia a studiare le opere di Lucio Fontana, Burri e tutti i grandi maestri dell’informale e del minimalismo concettuale. Da quel momento comprende che la strada artistica che percorrerà sarà quella.
Nel 1980 è I° classificato per l’astratto al I° Premio Internazionale LatinArte. Fino alla metà degli anni ’80 partecipa a numerose collettive, ma poi sente la necessità di interrompere di esporre le sue opere per dedicarsi ad una ricerca basata sul togliere che lo porterà a lavorare con pochissimi segni e una ‘quasi assenza’ cromatica.
Dopo anni in cui ha prodotto opere soltanto per se stesso, nel 2003 decide di tornare ad esporre e propone i suoi ultimi lavori alla Galleria Lydia Palumbo Scalzi che, dopo varie collettive, nel 2009 gli dedica una personale. Nel 2005 ha la sua prima personale a Sperlonga e, sempre nel 2005, una collettiva nella Sala L’Agostiniana a Roma, dove espone alcune sculture realizzate in carta. Nel 2010, tramite la Galleria Lydia Palumbo Scalzi, partecipa ad una collettiva al Museo Pietro Canonica a Roma con artisti quali Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Matteo Basilè ed altri.
Nel 2015 realizza una tiratura di cento esemplari di un’acquatinta e collage, numerata e firmata, dal titolo ‘AB in 2 colori’, stampata da Sergio Pandolfini de ‘Il Bulino’, contenuta nei primi cento cataloghi della mostra ‘Alberto Burri. I colori del silenzio Opere grafiche 1965-1985’ Comel Edizioni, presso lo ‘Spazio Comel’ a Latina.
Parallelamente, come scultore, dal 2007 dedica ‘Le stanze segrete’ e ‘I giardini segreti’ a
personalità storiche e artistiche. Per queste sculture, sempre all’insegna del minimalismo, usa scatole apribili per ‘Le stanze’ e parallelepipedi per ‘I giardini’, in legno con materiali come ottone, rame, marmo e oggetti vari.
Data e Ora
07/04/2018 / 18:00 - 20:45
Luogo
Galleria IdeArte