Scrive Judith Butler “Se il corpo non è un ‘essere’, ma un confine variabile, una superficie la cui permeabilità è regolata politicamente, una pratica di significazione all’interno del campo della cultura fatto di gerarchia di genere ed eterosessualità obbligatoria, allora quale linguaggio ci resta per comprendere questa attuazione corporea, il genere, che costituisce la propria significazione ‘interiore’ sulla sua superficie?”.
La ricerca artistica di Emiliano Maggi attraversa la questione e si espande fino a rivelare una personale strategia linguistica nella quale il corpo agisce come dispositivo per esplorare le potenzialità socioculturali della fluidità di genere. Eludendo i confini egemonici imposti dalla visione binaria, il corpo si trasforma in un territorio per sperimentare non una, ma infinite tecnologie del sé che si manifestano nella mutevolezza di vestizioni e mascheramenti.
L’immaginario dell’artista crea esperienze di embodiment fatte di tessuti che coprono, scoprono, trasformano, liberano, abiti che diventano pelle. Costumi, mascheramenti, musica, danza, scultura per accedere a forme di conoscenza che superano le barriere corporee e introducono alla scoperta della dimensione simbolica del mondo e dei meccanismi inconsapevoli che influenzano la nostra costruzione della società fino a legittimare diseguaglianze e rapporti di forza.
In questo processo di svelamento si compie una metamorfosi priva di autorità che sovverte lo spazio dell’habitus per rimpiazzarlo con l’eros di un gioco sociale privo di regole e determinato a non marcare alcun territorio: immaginario e corpo annullano gli effetti della società-simulacro, restituiscono umano al reale, si appellano alla partecipazione dell’inconscio personale e collettivo, dilatano l’arte nello spazio sociale.
L’artista ha individuato nella creatività di Alessandro Michele per Gucci il vocabolario estetico di The Club. I tessuti e gli abiti di Gucci materia vivente già nell’attimo in cui sono immaginati dai creativi, vitalità che cresce esponenzialmente ogni volta che la creazione originaria si avvicina alla metamorfosi che la porterà a essere un abito Gucci: nel momento alchemico/arcaico della tessitura, nella fase geometrica/algebrica del taglio, nel tempo corporeo/filosofico del cucito, nell’istante magico in cui diventa una seconda pelle in grado di manifestare l’orizzonte interiore di chi lo indossa.
Grazie al sostegno di Gucci, sponsor tecnico di The Club, una serie di eventi speciali:
Aprile 15 performance di Emiliano Maggi e della sua band
Maggio 2 workshop di disegno dal vero degli abiti Gucci con gli studenti dell’accademia
Giugno 5 performance di cucito collettivo con tessuti Gucci
The Club a cura di Raffaella Frascarelli si terrà presso Nomas Foundation dal 15 aprile al 20 settembre 2019 ed è parte del programma di Grand Tour Contemporaneo, serie di mostre ed eventi dedicati all’arte contemporanea italiana e promossi dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea. Concepito in occasione della 58. edizione della Biennale d’Arte di Venezia, Grand Tour Contemporaneo si rivolge a un pubblico internazionale e si sviluppa attraverso una proposta di mostre personali e collettive di artisti italiani emergenti e affermati, mappatura dell’attuale scena artistica italiana in grado di far emergere l’orizzonte estetico denso di linguaggi dei giovani artisti italiani e dell’arte contemporanea italiana più in generale.
Aderendo al progetto, emerge lo spirito di ricerca delle istituzioni che compongono il Comitato Fondazioni Arte Contemporanea e il loro sostegno a favore della storicizzazione in chiave post-moderna di un patrimonio storico-artistico che continua a crescere nell’immaginario degli artisti italiani.
16 aprile – 20 settembre 2019
Nomas Foundation – viale Somalia 33, Roma
Inaugurazione, 15 aprile 2019 ore 18
Nomas Foundation
Viale Somalia, 33
00199 – Roma
Tel: +39 06 86398381
www.nomasfoundation.com
info@nomasfoundation.com
Data e Ora
15/04/2019 / 18:30 - 21:00
Luogo
Nomas Foundation