Un suggestivo percorso di immagini e storie di modelli della femminilità dalla Dea Cupra a oggi, attraverso reperti archeologici, dipinti, sculture e installazioni di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Giacomelli, Beecroft. Un nucleo di capolavori in dialogo con le opere della collezione del Palazzo dei Priori di Fermo all’interno di un sorprendente scenario architettonico.
Nelle storiche sale di Palazzo dei Priori a Fermo, una mostra presenta figure emblematiche di donne, attraverso un selezionato nucleo di opere appartenenti a diverse epoche. L’anello di Cupra. Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei, visitabile dal 31 luglio al 23 ottobre 2016, è a cura di Marcello Smarrelli e promossa dal Comune di Fermo, grazie all’iniziativa del Sindaco Paolo Calcinaro e del Vice Sindaco Francesco Trasatti. L’esposizione è realizzata con il contributo della Regione Marche, per interessamento dell’Assessore alla Cultura Moreno Pieroni, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, mentre la produzione è affidata a Sistema Museo. Partner tecnico è DACA Vetrine d’Autore.
Il titolo della mostra sottende un percorso denso di suggestioni, storie e immagini attraverso reperti archeologici, opere pittoriche, sculture e installazioni di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Jacobello del Fiore, Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Giacomelli, Beecroft. L’esposizione, oltre a un importante nucleo di opere in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, attinge alle collezioni pubbliche e private di Fermo e del suo territorio, nell’ottica di valorizzazione del ricco patrimonio culturale delle Marche. Ne risulta una mostra concentrata e ricca di senso, un viaggio nella storia della rappresentazione della figura femminile, uno dei temi più cari all’arte di tutti i tempi, in cui le preziose opere della collezione permanente del Palazzo dei Priori entrano in un serrato dialogo con i capolavori provenienti dai vari prestiti.
La mostra prende spunto dalla dea Cupra, partendo dall’anellone a nodi, un unicum nel suo genere che spicca per importanza nelle collezioni fermane, ritrovamento archeologico associato alle donne picene. L’anellone con i suoi caratteristici nodi, di cui ancora oggi non si comprende a pieno l’uso e il significato, viene assunto a icona della femminilità e nella sua simbolica circolarità diventa il punto di partenza e l’immagine stessa del percorso espositivo. La dea Cupra, per caratteristiche e iconografia, precorre la nascita di Venere, ritenuta l’anello di congiunzione tra tutte le immagini di donne – a partire dalla dea sumera Inanna e dalla babilonese Ishtar – che, a sua volta, lascerà in eredità parte dei suoi attributi iconografici alla figura monoteista e cristiana della Vergine Maria.
La mostra si caratterizza come un percorso nel mondo stratificato e multiforme della femminilità, procedendo per suggestioni e salti temporali con accostamenti inediti tra diverse figure: la dea progenitrice, la vergine, la santa, la prostituta, la profetessa, la regina, la femme fatale, l’eroina, la madre… Accanto alla visione storico-iconografica della donna, la mostra ne offre una più ampia e universale, legata all’idea della terra (Gea), rappresentata idealmente dal grande Mappamondo conservato nella Biblioteca di Fermo, realizzato dal cartografo Amanzio Moroncelli nel 1713.
Anche l’allestimento rispecchia la visione circolare dell’anello: il cerchio diventa punto di vista formale e visivo di unione tra opere molte conosciute ed altre da scoprire. Un segno di infinito che racconta, sotto una nuova luce, storie intense ed emozioni grazie a un insolito e rivelatore punto di vista.
La mostra è arricchita da una pubblicazione con testi del curatore Marcello Smarrelli, della giornalista Alessandra Mammì, del docente universitario Lorenzo Braccesi, della curatrice e archeologa Raffaella Frascarelli. Un ricco apparato con descrizioni e immagini delle opere offre al visitatore gli strumenti per una lettura chiara e approfondita del progetto espositivo.
Data e Ora
23/10/2016 / Tutto il giorno
Luogo
Fermo