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Hella Gerlach – Galleria Acappella

Loose Joints è il titolo della mostra di Hella Gerlach, allestita presso la Galleria Acappella di Napoli. Con questo appuntamento giungono a tre le esposizioni dell’artista tedesca nel capoluogo partenopeo e questa volta ad essere protagoniste sono una serie di nuove sculture che riflettono sul tema della fluttuazione. Si tratta, così come scrive Sasha Rossman, sul testo di presentazione della mostra, di «forme plastiche gonfiabili che pendono dal soffitto, fluttuano nello spazio, si riempiono d’aria», ma contestualmente sono ancorate a terra attraverso funi, ganci e strutture in ceramica che non permettono a questi elementi di potersi muovere oltre una determinata area. Parte attiva del progetto espositivo è lo spettatore che attraverso il suo respiro e il suo spostarsi nello spazio fa oscillare le due grandi installazioni che occupano quasi completamente l’ambiente della galleria. 

Le due forme organiche, gonfiate dal respiro dell’artista, ricordano i “Corpi d’Aria” di Piero Manzoni. Così come nell’artista di Soncino, anche Hella Gerlach infonde vita ai suoi corpi attraverso il suo fiato rendendo le sue installazioni forti e flessibili, ma allo stesso tempo vulnerabili e fragili. La totale libertà di questi interventi è condizionata da alcune funi legate a da diverse maniglie in ceramica che oltre a limitare il fluttuare assumono una connotazione grafica: diventano linee e forme rigorose che si contrappongono ai movimenti barocchi concavi e convessi delle due strutture gonfiabili.   

Il titolo della mostra apre però anche ad un aspetto più intimo della vita privata dell’artista; con loose joints (articolazioni slegate) Hella Gerlach racconta della sua esperienza personale con un suo caro affetto da problemi di deambulazione. Queste articolazioni slegate non permettono il naturale movimento di un corpo organico ma condizionano la sua vita (e quindi la propria vitalità) e le imbracature rappresentano, paradossalmente, non un limite ma l’unica soluzione all’azione.

In mostra anche due nuove fabbriche tessili che seguono una strategia simile a quella proposta nelle due installazioni ambientali. «Intrecciati su telai da collaboratori a Bolzano e a Berlino, i margini dei tappeti della Gerlach sono strettamente annodati. Ma i loro punti centrali esplodono, come le estensioni dei fili che si strappano e si bloccano al suolo» (c. S. Rossman). Anche in questo caso l’artista gioca sull’ossimoro libertà-limitazione, evoluzione-fissità. Nonostante i nodi che fanno percepire l’impossibilità a percorrere nuove trame e nuovi intrecci, le sfrangiature garantiscano “strade” alternative che richiedono una maggiore creatività e una maggiore intuizione. In sostanza Hella Gerlach ci invita a non insistere per forza di cose a seguire strade già battute o sicure, ormai poco fruttuose e chiuse, ma ad avventurarci in qualcosa di nuovo e sconosciuto. Indubbiamente è una proposta più “pericolosa”, ma decisamente più avvincente.  Le trame della Gerlach, infatti, collegano i fili in modelli aperti come una famiglia aperta a nuovi sviluppi contingenti (pensiamo alle attuali famiglie allargate). Le loro articolazioni sono sciolte e flessibili e le sue estensioni diventano sentimenti sospesi che si diffondono nello spazio e nel tempo, come linee di vita sinuose che attendono inaspettate interazioni.

Hella Gerlach 
LOOSE JOINTS

Mostra chiusa il 26 luglio 2019

A C A P P E L L A

Vico Santa Maria 
a Cappella Vecchia 8/A 
80121 Napoli, Italia

galleriacappella@gmail.com
+ 39 339 6134112

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