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I Giardini di Via Caravaggio

Giunge alla III edizione l’esperienza de I Giardini di Via Caravaggio, lo spaccato dedicato ai giovanissimi e alla scultura contemporanea, promosso dalla Carlo Maresca SpA di Pescara.

Pare scontato dedicarsi all’arte emergente ma non è così. E altrettanto non lo è creare ponti e occasioni di contatto fra il momento della formazione accademica e il mondo del lavoro artistico.  Oggi, dopo tre anni, questa iniziativa pare essersi consolidata e divenuta un punto di riferimento, non solo per le numerose Accademie di Belle Arti che sempre di più aderisco al progetto, stimolando la presentazione dell’opera dei propri studenti, ma in generale per quei ragazzi che aspirano in un’occasione per testare la credibilità del proprio lavoro. Ricordiamo, infatti, che dopo la prima edizione de I Giardini di Via Caravaggio la Carlo Maresca SpA ha istituito la YAG/Garage dove, la rimessa sotterranea dell’edificio è diventata una vera e propria galleria che custodisce alcune opere, sia degli artisti rappresentati nel giardino che di altri che, sempre in questo luogo, hanno preso parte al circuito espositivo temporaneo. 

Sono sette le opere che incrementano quest’anno le aree verdi che circondano la sede aziendale, per un totale a oggi di 22 opere scultorie permanenti. L’Accademia di Belle Arti di Roma, di Napoli, di Firenze e l’Albertina di Torino sono le istituzioni coinvolte a seguito della selezione che ha visto la partecipazione di quasi tutte la accademie del Paese. I giovani artisti che hanno realizzato le opere sono: Arianna Di Gregorio, Andrea Mattarazzo, Martina Di Gennaro, Pierpaolo Maria Perrone, Tammaro Menale, Elisa Boncianie Valentina Aceto. Dai materiali alle tecniche più diverse, le sculture che arricchiscono il giardino mostrano complessivamente un interesse da parte dei più giovani per riflessioni intimiste, variando dal rapporto io/tu a quello io/natura, io/ambiente e architettura determinandosi, come spiegato da Ivan D’Alberto curatore del progetto, con peculiarità ascrivibili ai luoghi di formazione e identificabili nella rinnovata dicitura di “nuove scuole”.

Troviamo la Voliera per uccelli di Tammaro Menale che, nel gioco dello specchio all’interno, ci fa essere dentro la gabbia. Abbiamo La città amniotica – eterotrofia dell’abitare di Martina Di Gennaro, anch’essa una gabbia ma anche un rifugio/nido nel cui profilo s’intravede lo skyline della città di Napoli, quest’ultima protagonista dell’intervento di Pierpaolo Maria Perrone Geografie Emotive – In Utero dove, il profilo del suo corpo è ingabbiato nell’intricata mappa urbana. L’emotività è anche il centro dell’opera di Andrea Matarazzo focalizzata sul tema del bacio Innamorati con lo sguardo altrove, così lo sguardo rimbalza al cuore del lavoro di Arianna Di Gregorio che, con 4 occhi, sviluppa un’opera, attraverso la logica dell’environments, giocata su specchietti ingabbiati tra fili di rame montati su barre issate nel terreno dove, questi diventano le pupille che riflettono, non solo noi stessi ma anche, il circostante. Dal guardare al sentire si passa all’intervento di Valentina Aceto che, con Tympanon, propone un gigantesco orecchio concettualmente capace di catturare e trattenere le voci delle persone e del luogo. Infine, chiude il percorso Elisa Bonciani che, con Pause, serie di tre sculture in ferro dalla forma concava, suggerisce la volontà di fermare un momento come punto di equilibrio fra naturale e artificiale.

Non finisce qui. Negli spazi del garage trova posto un nuovissimo progetto: CUBO d’artista. Ancora una volta giovani autori sono stati coinvolti per la realizzazione di sculture a forma di cubo della dimensione di 20×20 cm dove, tuttavia, non è il solo linguaggio della scultura quello privilegiato ma anche la pittura e la grafica. A questa chiamata hanno risposto: Damoon Keshavarz, Manuel Tatasciore (MAD), Stefano Regazzo, il collettivo MOM3NTO composto da Miriam Bettarini & Franco Spina, Arianna Di Gregorio, Leonardo Antonucci, Nicola Bevacqua, Daniele Di Girolamo, Gabriele Mauro Giuseppe, Antonella Calabrese, Elena Crasta, Simona Massara, Marco Frassinelli, Giacomo Santini, Sergio Nannicola & Martina Cioffi,Gianni Colangelo (MAD). 

Ci sono anche le nuove acquisizioni che confermano la vocazione di YAG/garage alla promozione e sostegno dell’arte emergente. Entrano in collezione le opere di: Alessandro Armento, Andrea Matarazzo, Arianna Di Gregorio, Carla Di Feo, Daniele Di Girolamo, Davide Viggiano, Francesco Di Meola, Iacopo Pinelli, Katarina Radonic, Leonardo Moretti, Marco Smacchia, Marianna Sannino, Martina Cioffi, Martina Di Gennaro, Matteo Messori, Paola Lucrezi, Pierpaolo Maria Perrone e Tammaro Menale.

Infine, la Carlo Maresca SpA è oggi presente sull’isola di  San Servolo a Venezia con il progetto Young Artist in the Hotel– visitabile fino al prossimo 24 novembre come iniziativa fuori Biennale – con gli artisti Dario Agati, Daniele Di Girolamo, Martina Cioffi, Matteo Messori, Marco Smacchia Manuel Tatasciorele cui opere, parte di quel ciclo, possono essere viste anche qui, nel contesto della YAG/garage. 

Indubbiamente questo progetto nel tempo è cresciuto, e oggi mostra certamente più maturità e consapevolezza, tanto da essere diventando un fondamentale punto di riferimento, non solo per la città di Pescara, ma in generale per i giovani emergenti. A confermare questo desiderio di crescita è anche la notizia della messa a disposizione di un nuovo spazio dell’azienda che sarà destinato a progetti espositivi cadenzati con regolarità e che prevedono il dialogo fra artisti di generazioni diverse. In cantiere, infine, anche un progetto per l’autunno dedicato all’esplorazione della giovane arte africana.

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