Retrospettiva con il titolo Painting as a Butterfly, per un progetto espositivo, a cura di Achille Bonito Oliva e Andrea Villani, che rappresenta la prima mostra di Calzolari in uno spazio pubblico nella città partenopea dopo più di quarant’anni; l’ultimo appuntamento istituzionale risale, infatti, al 1977, quando il maestro emiliano espose presso Villa Pignatelli. L’operazione, coordinata dalla Fondazione Donnaregina e dalla Fondazione Calzolari, ricostruisce la carriera dell’artista bolognese segnata da varie ricerche che vanno dall’Arte Povera all’Arte Concettuale, dalla Transavanguardia alle sperimentazioni più recenti.
Il titolo della mostra, Painting as a Butterfly, prende spunto da alcune affermazioni dello stesso Calzolari dichiarate in una intervista inedita pubblicata sul catalogo della mostra: la pittura è uno «strumento di ascolto», uno stato di «sospensione» in grado di portare a una sintesi le molteplici articolazioni della sua ricerca, al contempo minimalista e sensuale, concettuale e barocca. La pittura di Calzolari, quindi, come metafora del volo di una farfalla dove il volteggiare e la combinazione tonale dei colori delle ali dell’insetto sintetizzano il gesto del pittore: a volte lineare e rigoroso, a volte sinuoso e coinvolgente, e a volte vorticoso e ridondante. Ma questa delicatezza “del fare” di Calzolari giunge sicuramente dall’esperienza giovanile nella città di Venezia …
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