Christian Fogarolli ha spesso indagato il rapporto tra l’individuo e la società contemporanea, con una particolare attenzione alle varie forme di normatività, diagnosi e terapia. I temi della presenza e della Persona li ritroviamo nell’intervento site specific, a cura di Lorenzo Balbi, realizzato presso il Museo di Palazzo Poggi attraverso il quale l’artista riflette sulle modalità di approccio alla cura mentale attraverso i secoli e i contesti. Due le installazioni diverse e complementari. Per la Sala di Camilla presenta l’opera Leaven (2015), una teca in vetro contenente tutti i manuali di diagnostica e statistica dei disordini mentali dal 1952 al 2015 raccolti e impilati in ordine cronologico. L’artista dimostra visivamente – il titolo “lievitare” sta ad indicare proprio tale fenomeno- l’aumento esponenziale dei disturbi, dovuto ai noti interessi delle lobby del farmaco, e così facendo materializza il crescere delle nevrosi nella società attuale. Nella successiva Sala dei paesaggi viene presentata l’installazione Allégorie de la Folie (2018), un autoritratto scultoreo in vetro e quarzi naturali i quali, attraverso la fluorite, reagiscono cromaticamente alla luce ultravioletta generando un ambiente suggestivo e indefinito. L’opera è basata sulle antiche credenze popolari che vedevano il germe della follia in una pietra situata all’interno della fronte, antitetica alla pietra filosofale, da estirpare cavandola dal cranio. Il motivo del raggiro può essere allora un tema unificante: il raggiro degli sciocchi per quanto riguarda la pietra (si veda a riguardo l’opera di Bosch) e il raggiro delle lobby per quanto concerne i testi di diagnostica. La scultura che dialoga in maniera precipua con le cere anatomiche delle teche suggerisce, però, anche una sorta di anatomia interna dell’artista: la pietra illuminata ed esplosa, quale silente allegoria, rimanderebbe alla follia creativa e all’atto generativo interno.
Info:
Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33, Bologna
Orari di apertura: martedì – venerdì: 10.00 – 16.00 / sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00
Esposizione visitabile con il biglietto di ingresso al Museo (intero 5€; ridotto 3€).