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Dan Colen | Purgatory Paintings

La Galleria Massimo De Carlo – da sempre impegnata in un’attenta ricerca e selezione delle voci più interessanti del panorama internazionale dell’arte contemporanea – presenta nei suggestivi spazi di Palazzo Belgioioso a Milano una mostra personale dell’artista americano Dan Colen, segnando il suo ritorno sul territorio italiano dopo ben sei anni.

Classe 1979, Dan Colen rientra nella cerchia di artisti newyorkesi considerati i discendenti diretti del padre della pop art americana: Andy Warhol.

Insieme al gruppo di amici della cosiddetta Bowery School – in cui si annoverano Nate Lowman, Ryan McGinley e Dash Snow – ha trovato nell’arte il medium attraverso il quale raccontare di sé, della propria vita sregolata e di una città che freme ed esige sempre di più.

I retroscena da cui attinge per la sua pratica artistica sono fatti di cultura di strada, di storie e personaggi fantastici dei cartoons, ma più di ogni altra cosa traggono ispirazione dalla sua città, New York, già musa prediletta di artisti del calibro di Warhol, Haring e Basquiat.

Guardando i lavori di Colen, risulta palese la loro matrice pop: l’artista, infatti, cristallizza sulla tela elementi reali, spesso banali, conditi di riferimenti al mondo magico e fiabesco dei cartoni animati, coinvolgendo l’osservatore in un delicato equilibrio tra figurazione e astrazione.

Le tre grandi tele della nuova serie Purgatory Paintings campeggiano nelle stanze di Palazzo Belgioioso restituendo a colpo d’occhio l’immagine di cieli color pastello attraversati da nuvole vaporose e fiabesche; eppure, basta avvicinarsi ai quadri per percepire la loro natura effimera e ritrovare al posto di quelle stesse nuvole una nebbia indefinita, senza forma, né colore.

Dan Colen, da tempo interessato a indagare il processo pittorico e il comportamento dei materiali impiegati nei suoi lavori, rinuncia a un approccio controllato alla pittura, chiedendosi e chiedendoci quanto l’arte dipenda dall’artista e quanto invece scaturisca da forze altre e del tutto indipendenti da esso.

In questi dipinti la pittura è la vera protagonista del quadro e agisce in maniera autonoma, emulando il comportamento proprio delle nuvole, che attraversano il cielo per poi dissolversi.

Le pennellate delicate dell’artista, infatti, si appiattiscono sulla superficie della tela come materia evanescente e impalpabile, restituendo l’immagine indefinita di una realtà ultraterrena, quel Purgatorio a cui si riferisce il titolo della mostra.

Così come nel Purgatorio le anime sono di passaggio, sospese nell’attesa di ricevere la purificazione, anche le nuvole di Colen sono inafferrabili e a tratti impercettibili, come se da un momento all’altro dovessero scomparire o trasformarsi in qualcosa di diverso.

In questo gioco dell’artista, spetta all’osservatore completare l’opera e provare a dare un’interpretazione personale nell’impossibilità di cogliere un’immagine dai colori netti e dai contorni definiti.

Dan Colen, attraverso la magia e la purezza della pittura, ci fornisce interessanti spunti di riflessione sulla realtà contemporanea in cui viviamo, una realtà in cui spesso a farla da padrona è l’apparenza, quello che sembra e non quello che è per davvero; una realtà dove le immagini sono in gran parte filtrate e modificate, in cui risulta sempre più difficile distinguere tra schietta verità e mera finzione.

 

Massimo De Carlo, Milano

Piazza Belgioioso, 2 – 20121 Milano

Da martedì 9 maggio a venerdì 14 luglio 2017

Opening lunedì 8 maggio, dalle 18:00 alle 21:00

Aperto da martedì a sabato, 11:00 – 19:00

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