Come sarà percepito il presente tra cento o mille anni? Come potrebbe essere l’umanità? Come sarà possibile vivere il mondo nell’epoca post antropocene? A queste interrogazioni rispondono le opere selezionate per la 5a edizione del Future Generation Art Prize @ Venice 2019, promosso dal Pinchuk Art Centre e della Victor Pinchuk Foundation. Tra gli eventi collaterali della Biennale veneziana, la manifestazione, collocata a Palazzo Ca’ Tron, offre un generoso panorama internazionale con ventuno giovani artisti provenienti da latitudini differenti. Sono concentrati nella definizione di un tecno-umanesimo in grado di governare i linguaggi digitali per riflettere sulle condizioni politiche ed esistenziali di un domani prossimo.
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Come fa la lituana Emilija Škarnulytė, vincitrice del Future Generation Art Prize 2019, con la sua sirena che percorre aree militari dismesse fino a raggiungere la sublime estensione di uno specchio di mare ristoratore. Molti contributi alternano esplorazioni sul passato e sul presente, partendo da uno sguardo già proiettato verso un futuro letteralmente governato dai media o scrutando su più intime relazioni sociali e familiari.
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Spesso rendendole plurali come nel caso del Premio Speciale, Gabrielle Goliath (Sudafrica), che mette in scena il rituale del lutto affidandolo a voci femminili in varie località del mondo, in una pratica di disseminazione del dolore oltre i confini domestici. È un’emergenza globale anche la questione alimentare sulla quale Cooking Sections, il collettivo londinese composto da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe ( Premio Speciale ex-aequo), articola progetti multitasking ricorrendo a più supporti disciplinari, dalla architettura alla geopolitica. Sul minacciato ecosistema, scenario per intrecci autobiografici, interviene il tailandese Arunanondchai Korakrit che crea video eclettici pescando tra cultura pop e immaginario orientale. Materiali che rilegge secondo una chiave occidentale, incrociando le polarità culturali con sofisticate ibridazioni tra realtà e fantasia, spiritualità e scienza, globalizzazione e tradizione, e abbandonandosi a derive oniriche di grande impatto.
La mostra, curata da Björn Geldhof, direttore artistico del PinchukArtCentre, e da Tatiana Kochubinska, responsabile della piattaforma di ricerca presso PinchukArtCentre, si conferma una prestigiosa vetrina per i talenti emergenti, come dimostrano i molteplici riconoscimenti internazionali capitalizzati dagli artisti partecipanti alle precedenti edizioni.
INFO: https://futuregenerationartprize.org