Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Recensioni
  • Il seme numero 265. Milica Zec e Winslow Turner Porter III tornano in Italia con Tree
  • Film
  • Recensioni

Il seme numero 265. Milica Zec e Winslow Turner Porter III tornano in Italia con Tree

Erica Bisetto

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter

Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still

Sono stati oltre trecento gli alberi di kapok germogliati, cresciuti e bruciati nel fine settimana di Internazionale a Ferrara 2018. Sono stati oltre trecento i semi affondati nel suolo umido della foresta del Perù e in un vaso pieno di terra in un igloo di plastica nel mezzo di Parco Massari, oltre trecento quelli usciti da lì in una bustina di carta come amuleto da taschino, piccole speranze da piantare. Trecento alberi maestosi, con i pappagalli sulle braccia e poi il fuoco intorno; odore di pioggia e legno arso, curiosità eccitata del guardarsi da dentro e spavento stranito del vedersi morire.

La prima italiana di Tree, il secondo capitolo della trilogia firmata da Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) promosso dalla Fondazione Pianoterra, torna a proporre un’esperienza immersiva nella vita stessa di quaggiù. Dopo Giant, una manciata di intensi minuti vissuti accanto ad una famiglia americana chiusa sottoterra, al riparo dalle bombe che cadono pochi metri più su invisibili e tuonanti come passi di un mostro, Tree sposta l’asticella più in alto: non più spettatore, il pubblico si fa soggetto della riflessione sullo scempio della natura grazie alla realtà virtuale.

Difficile essere efficaci nel raccontare una storia pure semplice, di fatto vedersi seme che progressivamente si fa strada nella terra e poi albero nella foresta, che sente il fresco del vento, i raggi del sole, l’odore umido e caldo, poi la notte e le stelle e il fumo dell’incendio, la deforestazione. Difficile perché Tree non passa per la mediazione del pensiero; né potrebbe, né dovrebbe. Scrisse Russell che fra i mali della nostra epoca sta l’affanno del pensiero preso a rincorrere vanamente la tecnica. Milica e Winslow sono fra coloro che paiono aver compreso come gabbare la fuggitiva: non c’è da fidarsi del pensiero per la rincorsa, piuttosto del sentimento e del suo slancio che copre lo svantaggio. Così si passa dalla parola scritta, fosse anche poesia o letteratura, al corpo. Così la vertigine del guardarsi svettare a settanta metri, così i piedi-radici bloccati, che nutrono prima, imprigionano poi, mancano infine, così l’avvicendarsi dell’euforia e la paura e la tristezza del disastro. Il pensiero arriva poi, con un ruolo diverso. Fissa e amplia, e si illumina con il paradosso e il suo gusto questo incorporarsi che passa per il freddo della tecnologia.

L’attrezzatura indossata – visore, controller, una station come uno zainetto che trasmette vibrazioni direttamente alla spina dorsale, in ogni senso, e in ogni senso consente il movimento del fusto dell’albero che siamo – c’è e però la si dimentica, grazie certo anche al raffinato lavoro di resa virtuale. L’unione di téchne e logos, di pratica e visione, che offre già quasi da sé una risposta all’incubo della sostituzione dell’umano sempre più urgente, libera la tecnologia dal sospetto di sfoggio edonistico e pure dalle resistenze verso una modernità ammiccante e si svela medium artistico pieno e legittimo, oltre che invito a considerare in profondità il rapporto fra l’attuale singolare e un sentire unitario, quasi animistico, sicuramente antico. Un albero virtuale che vive in un parco reale si attanaglia alla realtà sensibile tanto da renderne impossibile qualsivoglia negazione e la responsabilità che si sente per sé, attraverso Tree e le opere della migliore body art, consente e dunque obbliga alla soluzione.

Se in Giant la proposta era un’empatia tutta umana, con questo secondo lavoro la visuale si apre all’ecosistema, alla Terra tutta intera. Il seme nella sua bustina è memoria tangibile e atto possibile, per quanto simbolico, della consapevolezza e denuncia di una deforestazione che è morte per asfissia di un pianeta dai polmoni carbonizzati.

Con Breathe, l’ultimo capitolo della trilogia a cui lo studio sta lavorando collettivamente a Londra con il fine di presentarlo il prossimo anno, si indosserà l’esperienza dell’essere sopravvissuti. La copertina, mostrata in anteprima non al parco ma in uno di quei luoghi rigenerati – sopravvissuti e sopravviventi – di cui Ferrara va riempiendosi, hai il respiro del cosmo con la sua Via Lattea immensa e una figurina piccina che tocca una stella. Non è dato saperlo, ma la prospettiva del contatto tra il gelo siderale e la luce piccola e calda della nostra umanità, dell’essere corpo e corpo mortale, rende l’attesa piuttosto eccitante. Insieme, l’opera della New Reality, di Milica e Winslow, sembra un buon posto dove trovare da respirare.

 

Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
, Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
, Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Creators Milica Zec (L) and Winslow Turner Porter III from the film 'Giant' pose for a portrait at the 2016 Sundance Film Festival Getty Images Portrait Studio Hosted By Eddie Bauer At Village At The Lift on January 26, 2016 in Park City, Utah
Creators Milica Zec (L) and Winslow Turner Porter III from the film ‘Giant’ pose for a portrait at the 2016 Sundance Film Festival Getty Images Portrait Studio Hosted By Eddie Bauer At Village At The Lift on January 26, 2016 in Park City, Utah
winslow e milica ad amsterdam
winslow e milica ad amsterdam
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still
Tree, Milica Zec e Winslow Turner Porter III (New Reality Co.) Still

 

Info http://www.treeofficial.com/

Tags: Ferrara Festival Internazionale Fondazione Pianoterra Il seme numero 265 Milica Zec e Winslow Turner Porter III tornano in Italia con Tree

Continue Reading

Previous: La disciplina dell’attesa nelle opere di Rita Mandolini
Next: IL FILO DELL’ALLEANZA

Potrebbe interessarti anche

Matteo Fato nella cisterna di Palazzo Maccafani a Pereto Triplo Monitor con Matteo Fato
  • Recensioni

Triplo Monitor con Matteo Fato

Roberto Sala
Omar-Galliani-Respiro-2008-matita-nera-e-grafite-su-tavola-cm.-400x400 L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno
  • Personali
  • Recensioni

L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno

Davide Silvioli
Gabriel Sierra,  Subito dopo l’oggetto più distante  Galleria Franco Noero (TO) Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra
  • Personali
  • Recensioni

Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra

Cecilia Paccagnella
Schermata-2019-09-23-alle-13.01.13 MURI I – Federico De Leonardis
  • Personali
  • Recensioni

MURI I – Federico De Leonardis

Viana Conti
Robert Indiana, One Through Zero (1980-2002). Waddington Custot, Frieze Sculpture 2019 
ph. Amalia Di Lanno Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019
  • Mostre Internazionali
  • Recensioni

Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019

Amalia Di Lanno
Salvatore Arancio, Like a Sort of Pompeii in Reverse_Installation view_Ph_Federica Delprino_&_Omar Tonella_Courtesy Casa Museo Jorn_&_Semiose Salvatore Arancio. L’aria di Casa Jorn fa bene alla mente
  • Personali
  • Recensioni

Salvatore Arancio. L’aria di Casa Jorn fa bene alla mente

Lucia Lamberti

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

PaladinoPiacenza

PaladinoPiacenza

La geometria del Covid si disegna sulla neve

La geometria del Covid si disegna sulla neve

Fondazione Pistoia Musei riapre al pubblico

Fondazione Pistoia Musei riapre al pubblico

The Next Generation Short Film Festival

The Next Generation Short Film Festival

POST, nuova Call for Artist

POST, nuova Call for Artist

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.