Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Personali
  • Nathalie Du Pasquier > From time to time
  • Brevissime
  • Personali

Nathalie Du Pasquier > From time to time

Redazione

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter
Nathalie Du Pasquier

La Pace London Gallery prolunga fino al 4 agosto 2017 la mostra della pittrice Nathalie Du Pasquier. From time to time è la prima mostra personale della Du Pasquier nel Regno Unito in quasi 25 anni, la sua prima mostra a Londra e la prima collaborazione con Pace. Con oltre 50 opere d’arte, perlopiù inedite, la mostra porta avanti l’interesse assodato della Du Pasquier per la rappresentazione, il colore e l’assemblage. Servendosi di scultura, pittura e disegno, Du Pasquier trasforma la galleria in un ambiente vivace e immersivo.

Per quasi 40 anni, Du Pasquier si è divertita a sfumare i confini tra belle arti e design. Dal 1987 si è dedicata alla pittura sfidando il concetto di rappresentazione. Come nelle sue prime opere di design, i dipinti dai colori intensi della pittrice esplorano complesse composizioni di forme, idee di ritratto in opposizione alla realtà, e le relazioni espressive tra oggetti e colori. Dai suoi paesaggi di fine anni ’80 e inizio anni ’90, i quadri della Du Pasquier si sono evoluti in nature morte di oggetti attentamente disposti e composizioni più astratte e immaginarie di superfici e forme dissociate. Come spiega l’artista, “Attraverso la rappresentazione, ho imparato a guardare e trasformare in pittura ciò che vedevo. L’opera astratta è un’altra cosa. Divento un costruttore, un inventore”.

Al centro della mostra al Pace è una stanza rossa site-specific con quadri realizzati tra 2008 e 2014. La pittrice impiega colori delicati su superfici piatte e le forme alludono a elettrodomestici e oggetti quali tazze e bottiglie, così come costruzioni più astratte che Du Pasquier realizza personalmente prima di raffigurarle su tela. Si definisce ‘una pittrice che realizza i suoi modelli’ e rappresenta queste prime composizioni in legno come oggetti d’arte autonomi. Verranno disposti nella galleria insieme a nuove sculture astratte in legno. Du Pasquier inoltre dipingerà semplici elementi ‘ritmici’ sulle pareti della galleria, unendo tutte le opere della mostra in un’unica istallazione.

Il titolo della mostra, From time to time, nasce dal passaggio della Du Pasquier dalla rappresentazione di composizioni costruite alla creazione di composizioni direttamente su tela, e dal lavoro figurativo a quello astratto. “I quadri nella stanza rossa sono nature morte tradizionali che rappresentano costruzioni astratte che non vedi quando entri nella mostra. Invece quello che vedi tutto intorno è l’opera realizzata negli ultimi due anni in cui ho composto quadri astratti con elementi tridimensionali che mostrano i segni del tempo. Ciò che voglio esprimere in From time to time è il continuo passaggio da una posizione all’altra. È in quel movimento che ricarico la dinamo.” – Nathalie Du Pasquier, aprile 2017.

From time to time precede due grandi mostre personali del lavoro di Nathalie Du Pasquier in autunno al Camden Arts Centre a Londra e all’Institute of Contemporary Art a Philadelphia.

Nathalie Du Pasquier
Nathalie Du Pasquier
Nathalie Du Pasquier
Nathalie Du Pasquier

Nathalie Du Pasquier (b. 1957, Bordeaux, Francia) è conosciuta come pittrice e per la sua opera di design che ha sviluppato in veste di membro di Memphis, il gruppo fondato nel 1981 a Milano da Ettore Sottsass. Prima di trasferirsi a Milano nel 1979, Du Pasquier ha trascorso un anno in Africa, vivendo e viaggiando tra Gabon, Mali e Nigeria, dove è rimasta impressionata da tessuti e grafiche. Autodidatta, usa il disegno come punto di partenza per i suoi progetti, che vengono adattati a tessuti e impiegati come fantasie per la superficie di mobili.

Nel 1987 Du Pasquier si allontana dal design di elementi grafici e si dedica principalmente alla pittura. Attraverso il suo lavoro esplora vari metodi di rappresentazione, guidati dalla sua osservazione del mondo e dal suo interesse per la percezione. Spesso lavora partendo da modelli, dipingendo nature morte che non sono ritratti di realtà, ma mutamenti di forme sempre più astratte e relazione tra vari elementi. I suoi modelli sono costruzioni ottenute dipingendo forme geometriche astratte che dal 2001 hanno costituito un elemento tridimensionale della sua arte che esiste come opera anonima.

Il lavoro di Du Pasquier è stato al centro di numerose mostre personali presso istituti internazionali, compresi Centre Culturel Français, Napoli (1991); Museo de Arte Contemporaneo, Bahía Blanca, Argentina (1995); Centre Culturel Français, Milano (1998); Musée des Arts Décoratifs, Parigi (2004); Musée du Prieuré, Charolles, Francia (2007); Institut Français, Milano (2014); and Kunsthalle Wien, Vienna (2016), Kunsthalle Lisbona (2017). Vive e lavora a Milano.

PACE

Pace è una galleria d’arte moderna di grande rilievo che rappresenta molti dei più importanti artisti internazionali, eredità del Ventesimo e Ventunesimo secolo. Fondata nel 1960 da Arne Glimcher a Boston e al momento guidata da Marc Glimcher, Pace ha rappresentato una costante forza vitale nel mondo dell’arte e ha lanciato il lavoro di molti artisti celebri al pubblico. Pace ha allestito più di 900 mostre, comprese mostre accademiche che hanno girato musei successivamente, e pubblicato più di 450 cataloghi di mostre. Oggi Pace ha nove sedi nel mondo: tre gallerie a New York; una a Londra; una a Palo Alto, California; una a Pechino, e spazi a Hong Kong, Parigi e Seoul. Nel 2016 la galleria ha lanciato Pace Art + Technology, un nuovo progetto dedicato alla presentazione di gruppi artistici interdisciplinari, collettive e studi i cui lavori esplorano la confluenza tra arte e tecnologia. Future/Pace, avviata nel 2016, è una collaborazione culturale tra Pace e Futurecity che reinventa collaborazioni multidisciplinari per l’arte destinata all’ambiente pubblico. Pace London inaugura al 6 di Burlington Gardens nel 2012.

È aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 / il venerdì dalle 10.00 alle 16.00 fino a settembre; il lunedì su appuntamento.

Per richieste di stampa, contattare Nicholas Smirnoff nicolas@pacegallery.com / +44 203 206 7613

Traduzione di Sara Boniello

Tags: Nathalie Du Pasquier Pace London

Continue Reading

Previous: Serena Riglietti
Next: Selezionati i 13 finalisti del Premio COMEL

Potrebbe interessarti anche

Kobra Senna Nuova vita alla facciata del MAICC di Imola
  • Brevissime
  • Street Art

Nuova vita alla facciata del MAICC di Imola

Redazione
banner_4 YICCA 2019 – International Contest of Contemporary Art
  • Brevissime

YICCA 2019 – International Contest of Contemporary Art

Redazione
logo premio luiss (1) Proroga del bando Generazione Contemporanea
  • Brevissime

Proroga del bando Generazione Contemporanea

Redazione
Omar-Galliani-Respiro-2008-matita-nera-e-grafite-su-tavola-cm.-400x400 L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno
  • Personali
  • Recensioni

L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno

Davide Silvioli
Gabriel Sierra,  Subito dopo l’oggetto più distante  Galleria Franco Noero (TO) Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra
  • Personali
  • Recensioni

Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra

Cecilia Paccagnella
Schermata-2019-09-23-alle-13.01.13 MURI I – Federico De Leonardis
  • Personali
  • Recensioni

MURI I – Federico De Leonardis

Viana Conti

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
#segnoextra Alla mostra "I SAY I" a cura di @ugoli #segnoextra Alla mostra "I SAY I" a cura di @ugolinip @laraconte75 e Cecilia Canziani presso la @gallerianazionaledartemoderna
#segnoextra Alla mostra "Ladder to the moon" di @l #segnoextra Alla mostra "Ladder to the moon" di @lulabroglio @gmangoni @marti.nin @eugenia.mussa
#segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso P #segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso Palazzo Barberini promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea @creativita_contemporanea
#segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso P #segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso Palazzo Barberini promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea @creativita_contemporanea #segnoc'è
Su Telescopio 46 di oggi trovate il mio contributo Su Telescopio 46 di oggi trovate il mio contributo critico.. Buona lettura e grazie mille a @larafacco_press @masbedo @segnonline @goldschmied_chiari @galleriapoggiali @gamec_bergamo
#segnoextra Alla mostra "Locus" di Tomaso Binga a #segnoextra Alla mostra "Locus" di Tomaso Binga a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani  presso la Fondazione Filippo e Bianca Menna di Roma @antolve #segnoc'è
#segnoextra Alla mostra "Toccante" di @ornaghipres #segnoextra Alla mostra "Toccante" di @ornaghiprestinari presso @stregisrome sede romana di @galleriacontinua
#segnoextra Alla mostra "Una storia per il futur #segnoextra Alla mostra "Una storia per il futuro. 10 anni di MAXXI" @museomaxxi #segnoc'è
La nuova sede di @materia_gallery_rome con la most La nuova sede di @materia_gallery_rome con la mostra "Carie" di Stefano Canto a cura di @benassigiuliana
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Arte pubblica a Pomezia: Iacurci e Ivan iniziano i lavori di “Sol Indiges”

Arte pubblica a Pomezia: Iacurci e Ivan iniziano i lavori di “Sol Indiges”

Opera Condivisa 25 Novembre

Opera Condivisa 25 Novembre

Viva le donne

Viva le donne

L’oggetto dell’amore

L’oggetto dell’amore

Arte cura(tela) e pandemia: Damiano Gullì

Arte cura(tela) e pandemia: Damiano Gullì

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.