Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Inaugurazioni
  • Nicola Verlato, From dusk till dawn
  • Inaugurazioni

Nicola Verlato, From dusk till dawn

Roberto Sala

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter

La Galleria Giovanni Bonelli presenta,a partire dal 24 maggio, From dusk till dawn di Nicola Verlato, prima mostra personale dell’artista in Italia dopo sei anni di assenza. Il progetto prende il nome dall’omonimo film di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino e sottolinea in primo luogo il legame di questa particolare pittura con la cultura popolare di massa. Inoltre conferisce alla mostra una durata temporale precisa: il cuore dell’esposizione, così come accade per l’opera cinematografica, è il tempo che intercorre dal tramonto all’alba.  L’allestimento, ideato dall’artista appositamente per lo spazio, organizza le opere secondo quattro momenti distinti: un prologo, un finale drammatico, un intermezzo e un nuovo inizio. Dal tramonto, all’alba.
La serie Car Crash mette in scena una fine gloriosa, colta nell’attimo dove tutto è sospeso e il senso delle cose si rimescola in una gioiosa consapevolezza panica. Il tramonto non è malinconico ma carico di violenza e risentimenti mai sopiti: una fine rabbiosa e liberatoria dal carattere esplosivo. La sospensione di gravità consente di indagare nei meandri del caos, per scoprirne la bellezza perturbante e inattesa. Come una sorta di fermo immagine tridimensionale in cui figure e oggetti generano nuove possibili composizioni senza alcuna differenza tra natura e cultura, artificiale e biologico, uomo e macchina.
La stasi notturna dell’intermezzo e’ il cuore della mostra che apre le porte a molteplici campi gravidi di possibilita’: il sonno, il sesso, il sognare con i suoi demoni, la realta esterna all’appartamento, lo spazio dei videogiochi di chi sta sveglio, una porta che si apre , una enorme parete vetrata ed il quadro stesso in cui tutte queste dimensioni si mescolano in un unico spazio dove i frammenti della fine del giorno si sedimentano in una intricata trama di relazioni. Una meta-pittura quella di Verlato, dove un’immagine è in grado di accogliere e sviluppare innumerevoli spazi e molteplici tempi contemporaneamente, mentre i frammenti della fine del giorno si sedimentano in un’intricata trama di relazioni. Stratificazioni di riflessioni, considerazioni, idee e visioni si annidano nella tela creando più situazioni, più contesti, più livelli di lettura.
Burzum si riferisce, nel titolo, al famoso musicista Norvegese assassino e piromane che bruciava chiese protestanti perche’ fondate, a suo dire, sulle rovine di luoghi sacri al paganesimo nordico.
A whiter shade of pale è un riferimento sarcastico oltre che lirico a una vecchia canzone della band Procol Harum che racchiude l’intera biografia di Michael Jackson: non solo icona musicale indiscussa ma figura mitologica di universale riconoscimento caratterizzata, come ogni mitologia, dall’impossibilità di essere racchiusa in alcun giudizio definitivo. Multiforme e tragica, idiota e sublime, autentica e falsa, capace di superare tutte le dicotomie consentendo l’accesso a un terreno più che fertile di immagini.
Ripartendo da uno studio meticoloso della figura umana, dalla meccanica dei movimenti, la fisicità corporea e il suo rapportarsi con lo spazio e il circostante l’artista rielabora, per riuscire a rappresentare, la mitologia e l’iconografica frutto di questa civiltà.
Il prologo, infine oppure inizialmente,ci introduce alle contraddizioni insanabili ma sostanziali che caratterizzano l’orizzonte occidentale. L’atto propulsore che scatena il movimento ciclico di disfatta e rinascita cristallizato nelle opere in mostra è la lotta fra due movimenti opposti: la tensione monoteista alfabetica ed iconoclasta a cui si oppone la mai sconfitta resistenza politeista ed idolatra delle immagini. Lavori rappresentativi di queste considerazioni sono appunto Pan’s crucifixion o Conquest of the west, entrambi presenti in mostra.
La mostra e’ completata da disegni di studio e altri materiali che illustrano la complessa gestazione di ognuna delle opere e da ulteriori materiali collegati a A whiter shade of pale che invece preludono a ulteriori sviluppi di questo work in progress come spartiti musicali, e progetti architettonici. L’inaugurazione è prevista per il 23 maggio alle ore 18,30, la mostra resterà aperta fino al 14 luglio 2013.
In occasione della mostra viene presentato il volume From Verona With Rage: Nicola Verlato edito dalla case editrice Ginko Press.

Tags: Galleria Giovanni Bonelli Milano Nicola Verlato

Continue Reading

Previous: Galleria Zero…Milano
Next: Art Basel Hong Kong

Potrebbe interessarti anche

MACRO ASILO_Opening_Photo Paolo Landriscina MACRO ASILO – Opening
  • Inaugurazioni
  • Musei
  • Notiziario

MACRO ASILO – Opening

Maila Buglioni
Collezione Cerasi La Collezione Cerasi a Palazzo Merulana
  • Inaugurazioni
  • Notiziario

La Collezione Cerasi a Palazzo Merulana

Cristina Rosati
Sylvie Romieu. Immersion Sylvie Romieu. Immersion
  • Inaugurazioni
  • Recensioni

Sylvie Romieu. Immersion

Valeria Ceregini
KUBO, photo Giulio Spagone Nasce KUBO. Moda, arti visive e psicologia in un unico spazio multidisciplinare
  • Anticipazioni
  • Inaugurazioni
  • Luoghi dell'arte
  • Notiziario

Nasce KUBO. Moda, arti visive e psicologia in un unico spazio multidisciplinare

Amalia Di Lanno
BoCs Art Museum Il BoCs Art Museum di Cosenza è una realtà
  • Anticipazioni
  • Bocs Art Cosenza
  • Inaugurazioni
  • Musei
  • Notiziario

Il BoCs Art Museum di Cosenza è una realtà

Jasmine Pignatelli
SpaziIgroscopici_GalleriaBianconi_PhTizianoDoria_6 La carta: spazio, forma, opera
  • Anticipazioni
  • Collettiva
  • Gallerie
  • Inaugurazioni
  • Notiziario

La carta: spazio, forma, opera

Jasmine Pignatelli

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
#segnoextra Alla mostra "I SAY I" a cura di @ugoli #segnoextra Alla mostra "I SAY I" a cura di @ugolinip @laraconte75 e Cecilia Canziani presso la @gallerianazionaledartemoderna
#segnoextra Alla mostra "Ladder to the moon" di @l #segnoextra Alla mostra "Ladder to the moon" di @lulabroglio @gmangoni @marti.nin @eugenia.mussa
#segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso P #segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso Palazzo Barberini promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea @creativita_contemporanea
#segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso P #segnoextra Alla mostra "Italia inattesa" presso Palazzo Barberini promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea @creativita_contemporanea #segnoc'è
Su Telescopio 46 di oggi trovate il mio contributo Su Telescopio 46 di oggi trovate il mio contributo critico.. Buona lettura e grazie mille a @larafacco_press @masbedo @segnonline @goldschmied_chiari @galleriapoggiali @gamec_bergamo
#segnoextra Alla mostra "Locus" di Tomaso Binga a #segnoextra Alla mostra "Locus" di Tomaso Binga a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani  presso la Fondazione Filippo e Bianca Menna di Roma @antolve #segnoc'è
#segnoextra Alla mostra "Toccante" di @ornaghipres #segnoextra Alla mostra "Toccante" di @ornaghiprestinari presso @stregisrome sede romana di @galleriacontinua
#segnoextra Alla mostra "Una storia per il futur #segnoextra Alla mostra "Una storia per il futuro. 10 anni di MAXXI" @museomaxxi #segnoc'è
La nuova sede di @materia_gallery_rome con la most La nuova sede di @materia_gallery_rome con la mostra "Carie" di Stefano Canto a cura di @benassigiuliana
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Arte pubblica a Pomezia: Iacurci e Ivan iniziano i lavori di “Sol Indiges”

Arte pubblica a Pomezia: Iacurci e Ivan iniziano i lavori di “Sol Indiges”

Opera Condivisa 25 Novembre

Opera Condivisa 25 Novembre

Viva le donne

Viva le donne

L’oggetto dell’amore

L’oggetto dell’amore

Arte cura(tela) e pandemia: Damiano Gullì

Arte cura(tela) e pandemia: Damiano Gullì

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.