Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Interviste
  • Nove domande ai critici | Stefano Ferrari
  • Interviste

Nove domande ai critici | Stefano Ferrari

Rita Vitali Rosati

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter
Nove domande ai critici Stefano Ferrari

Per fortuna ci sono gli artisti: condividi, e in che misura, questa intonazione o inno che dir si voglia?

Come non potrei?! Anche da un punto di vista teorico, nelle mie lezioni di Psicologia dell’arte, uno dei presupposti è che gli artisti, come già diceva Freud, hanno molto da insegnare alla psicologia. Ci sono spesso delle straordinarie sovrapposizioni e degli intrecci suggestivi tra le poetiche degli artisti (le riflessioni sul loro fare arte) e la psicologia, soprattutto la psicologia del profondo. Il che non significa che poi gli artisti abbiano una particolare simpatia per queste discipline, soprattutto se esse diventano troppo saccenti e pretendono di spiegare “troppo”… Anzi, come si è notato molte volte, questo occuparsi in fondo delle stesse cose, degli stessi enigmi – questo eccesso di familiarità tra arte e psicoanalisi – può rovesciarsi nel suo contrario e dare luogo a una sorta di reciproca resistenza, che ha le sue radici nelle dinamiche del perturbante, una familiarità rimossa e che ritorna nonostante tutto.

Ma a parte il piano teorico, è lo sguardo che l’artista ha sul mondo che è fondamentale… sia quando ci comunica la bellezza e la gioia, sia quando – molto più spesso – ci mette di fronte al dolore e all’angoscia. Perché nell’arte c’è sempre – io credo – una qualche possibilità di riscatto. O almeno, voglio continuare a crederlo: non a caso, parlo di arte come riparazione…

 

Considerando la “liquidità” della nostra epoca, quali sono, se ci sono, i limiti del soggetto artista?

Il limite del soggetto artista coincide probabilmente con la sua stessa forza, cioè la sua fragilità, la sua esasperata sensibilità, il suo sentire in eccesso… Qualcosa quindi che ben si adatta alla “liquidità” di cui parli… L’artista respira e assorbe – si nutre degli umori “liquidi” della nostra epoca: sono al tempo stesso il suo veleno e la sua medicina – un veleno e una medicina che egli metabolizza per noi che lo stiamo a guardare, che lo stiamo ad ascoltare.

 

Qual è il tuo filo diretto con l’artista, il suo mondo, la sua vita privata? Ti sei mai innamorato di un artista?

Beh, come sai, invito spesso degli artisti all’interno delle mie lezioni, perché, come dicevo, hanno sempre qualcosa di interessante da dire a chi si occupa di arte e psicologia.

Inoltre, da un punto di vista teorico (ma anche sulla base di una universale esperienza) c’è quasi sempre un forte legame tra la vita privata dell’artista e la sua opera, e quindi la loro frequentazione, le loro confidenze sono preziose per capire (non per spiegare) il senso e il non senso delle loro opere. Al di là del fatto che l’opera ha sempre una sua autonomia, ci sono degli aspetti che si possono intuire, “annusare” solo attraverso una frequentazione privata con l’artista.

Innamorarsi di un artista può essere un’esperienza bellissima, ma non credo che serva a capire di più le sue opere. Anzi scatta prima o poi una forma di fastidio e gelosia nei confronti di quel lavoro che assorbe quasi tutte le sue energie e che sottrae tempo e sostanza all’amore…

 

“Eppur mi son scordato di te”, cantava Lucio Battisti, o un’amnesia momentanea: chi ne ha fatto le spese quel giorno?

Non so a cosa ti riferisci in particolare. Ma il tema della caducità, della facilità e della inevitabilità con cui si perdono le cose appartiene sia all’amore che all’arte. L’arte avrebbe la pretesa di contrastare la perdita o almeno di elaborarne il dolore – per certi aspetti è la sua missione. Ma prima o poi, l’oblio totale – non quello di Battisti ma quello di Proust, è destinato a vincere anche sull’arte.

 

22 lezioni di vita imparate leggendo Harry Potter, o è sempre meglio il nostro Pinocchio? Chi è il Geppetto dell’arte?

Per mia distrazione o per semplici motivi anagrafici non ho avuto modo di imparare nulla dalle ventidue lezioni di vita di Harry Potter. Quindi resto ancora con Pinocchio, che dell’artista ha la curiosità e la leggerezza. Quanto a Geppetto, è proprio lui l’artista che con le sue mani e la sua fantasia ha creato questo suo doppio, quel Pinocchio che continuiamo ad amare…

 

Qual è il difetto migliore nell’artista di successo?

Naturalmente il successo, l’avere avuto successo.

 

A chi “l’uomo del Monte” dice sì? A chi dice no?

Se “l’uomo del Monte” è, in senso lato, il Mercato (un’entità molto concreta ma anche molto astratta, molto “liquida” per usare il riferimento precedente – una realtà comunque che non saprei definire e che sostanzialmente non conosco) credo che i suoi “sì” e i suoi “no” sfuggano in gran parte al nostro controllo. Certo, rimane sempre il talento, la determinazione, la fortuna, la faccia tosta e il non senso delle cose del mondo…

 

“Alla mediocrità chi ci pensa?”, si domandava Carmelo Bene…

Alla mediocrità ci pensiamo tutti, anche troppo. Anche quelli che dicono di volare alto.

 

Predicare bene e razzolare meglio… un trend?

Sì, sarebbe auspicabile, ma di solito avviene il contrario. E poi oggi è raro anche sentire qualcuno che si limiti a predicare bene…

Tags: Nove domande ai critici Stefano Ferrari

Continue Reading

Previous: Nove domande ai critici | Roberto Maggiori
Next: A Cortona l’Arte è sotto il segno di ‘Art Adoption New Generation’

Potrebbe interessarti anche

MAXXI L'Aquila Apre il MAXXI L’Aquila
  • Interviste
  • Rivista

Apre il MAXXI L’Aquila

Maila Buglioni
Internet Yami-Ichi, 2019, DAS - Dispositivo Arti Sperimentali, Bologna “Internet Yami Ichi”: intervista ai curatori
  • Anticipazioni
  • Interviste

“Internet Yami Ichi”: intervista ai curatori

Francesca Cammarata
Daniel Libeskind Una riflessione con Daniel Libeskind
  • Architettura
  • Brevissime
  • Interviste

Una riflessione con Daniel Libeskind

Andrea Mammarella
Biomega-Cosimo-Veneziano-©-Matilde-Martino-0141 Biomega Multiverso di Cosimo Veneziano. Il neuro marketing, il progetto, la mostra, l’intervista
  • Interviste
  • Notiziario

Biomega Multiverso di Cosimo Veneziano. Il neuro marketing, il progetto, la mostra, l’intervista

Maria Letizia Paiato
Museo Paul Russotto - Aliano Basilicata: altro che provincia del Sud! Peppino Appella racconta il Sistema Museale ACAMM e le mostre del 2019
  • Interviste
  • Notiziario

Basilicata: altro che provincia del Sud! Peppino Appella racconta il Sistema Museale ACAMM e le mostre del 2019

Maria Letizia Paiato
Premio Michetti Vito Bucciarelli Premio Michetti 2019, una conversazione con Vito Bucciarelli
  • Interviste
  • Notiziario
  • Premi

Premio Michetti 2019, una conversazione con Vito Bucciarelli

Maria Letizia Paiato

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Può essere quello di Venere

Può essere quello di Venere

Sonia Andresano “BARCODE”

Sonia Andresano “BARCODE”

<i>Nobody’s Room. Anzi parla</i>, Silvia Giambrone

<i>Nobody’s Room. Anzi parla</i>, Silvia Giambrone

Eterno85 di Mattia Barbieri

Eterno85 di Mattia Barbieri

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.