Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Notiziario
  • Juan Pablo Macìas | Letto
  • Installazione
  • Notiziario

Juan Pablo Macìas | Letto

Massimo Mazzone

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter
Juan Pablo Macìas

Juan Pablo Macìas

Il ciclo ‘eppur si muove’ inaugurato a Tellaro da Escuela Moderna il 22 Aprile, prosegue e dopo Sandro Mele ecco la nuova installazione di Juan Pablo Macìas. Juan Pablo Macìas è un artista di rara sensibilità e intelligenza. Nella sua ricerca, il carattere sociale e politico non si nasconde dietro facili trovate anzi, affronta temi complessi, utilizzando un vocabolario ricchissimo, quello della storia dell’arte Moderna.

LETTO, è un lavoro site specific, è una installazione ma anche una poesia un testo appunto letto, emblematico di questa sua attitudine, ultrapolitica, anticapitalista, critica, che rivela una ispirazione libertaria, una forma di comunismo primitivo.

Macìas, fa arti visive, installazioni, fotografie e video, è editore, scrive saggi e poesie, un’essere artista multiforme e poliedrico il suo:

…ousted then regained embellished but still dead for you to have for you to find sense ousted from former form former substance former life former moist former moto former necessity death sitting as a big black stove as a big black hose first below the bridge now here rearranged death reaffirmed for you to rearrange among the lifeless objects of your morbid landscape but you little thingy you exceed your being by moving left to right then right to left stop again start again no wind again a tremor to make you persevere i’ll epoxy you attach you to a metronome to remember you happily ever after so no again no more but only ever after only ever after ever after after in quiete ever after… 

Questo l’inizio della prima parte del lavoro LETTO, una poesia, o forse un testo filosofico nato da un incontro casuale, in un magazzino abbandonato nei pressi di un ponte di Livorno, incontro tra l’artista e un cumulo di rifiuti, una pianta viva e morta allo stesso tempo, tra l’artista e un vecchio letto, abbandonato, giaciglio precario di qualcuno. Incontro tra l’artista e una pianta, viva-morta, che si muove come metronomo e senza cause apparenti, in una atmosfera sospesa- Ossi di seppia- è qui che l’artista opera uno ‘spostamento’, un ri-posizionamento ma anche un’appropriazione e tenta una paradossale restituzione al Capitalismo, dei suoi prodotti, quelli che furono oggetti e merci un tempo e sono ormai degli scarti; riflette Macìas: Restituire al mondo il suo prodotto, la sua produzione, il suo abbandono, la sua obsolescenza, la sua stasi.

Restituire al dominus il suo dominium. Al di là de la nostra visione, al di là del nostro discorso, al di là del nostro dominium, eppur si muove…

 .. To restitute to the world its product, its produce, its abandonment, its obsolescence, its stasis. To restitute to the dominus its dominium. In spite of our sight and discourse, in spite of our dominium, yet it still moves… 

Riflette su questa appropiazione pensata più come una restituzione al mondo capitalista della sua propria produzione: una obsolescenza generalizzata implicita nella progettazione di ogni suo oggetto, e questo vale sia per la materia, i prodotti, e sia per vita umana. La trasformazione capitalista della materia costituisce una definitiva separazione dell’uomo e dalla materia trovata in natura dalla natura stessa, processi estrattivi, trasformativi e tecnologici che conducono a gettare ogni cosa alla fine della sua impoverita, sfruttata, usurata vita, nelle discariche del nostro mondo.. Chi ha improvvisato quel giaciglio, quel letto in un magazzino? Una vita umana non utile al sistema. Anche lei obsoleta, come un vecchio letto, come una scarpa rotta, come una pianta secca. Il pensiero va a Boetti, Mettere al mondo il mondo, o al Bauman di vite di scarto, nel senso di una restituzione al Capitale, al mondo dell’arte, della sporcizia, dei resti prodotti.

Fourteen Art Tellaro, Piazza Figoli n. 14 Tellaro

Tags: Juan Pablo Macìas

Continue Reading

Previous: Rito della Luce, innesti e bellezza
Next: Livio Marzot – Milano

Potrebbe interessarti anche

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting
  • Notiziario

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting

Maria Vinella
Fondazione Biscozzi / Rimbaud
  • Notiziario

Fondazione Biscozzi / Rimbaud

Comunicato Stampa
Pistoletto La nostra storia guarda avanti
  • Notiziario
  • Rivista
  • Segno Story

La nostra storia guarda avanti

Maria Letizia Paiato
unnamed-63 Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza
  • Notiziario

Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza

Redazione
Eva Marisaldi, immagine guida XV Giornata del contemporaneo, 2019. AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
  • Anticipazioni
  • Notiziario

AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Redazione
De Chirico, Giorgio (1888-1978): Ariadne, 1913 New York Metropolitan Museum of Art *** Permission for usage must be provided in writing from Scala. De Chirico a Palazzo Reale di Milano
  • Notiziario

De Chirico a Palazzo Reale di Milano

Redazione

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Mare di Le #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Mare di Levante" di Nicola Maria Martino a cura di @antolve alla Fondazione Filippo e Bianca Menna
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Andrea Fontanari | Knock before entering

Andrea Fontanari | Knock before entering

La fotografia fake (quarta parte) – Ovvero la fondazione definitiva della fluff-art o della (phos)-fluff-art

La fotografia fake (quarta parte) – Ovvero la fondazione definitiva della fluff-art o della (phos)-fluff-art

Antonello Viola: “Anche Bach mi ha salvato”

Antonello Viola: “Anche Bach mi ha salvato”

Mattatoio: “Fotografia. Nuove Produzioni 2020 per la Collezione Roma”

Mattatoio: “Fotografia. Nuove Produzioni 2020 per la Collezione Roma”

Sacra Conversazione Parte 2

Sacra Conversazione Parte 2

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.