Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Recensioni
  • “La pratica inevasa” di Gino D’Ugo
  • Personali
  • Recensioni

“La pratica inevasa” di Gino D’Ugo

Maila Buglioni

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter

Gino D'Ugo, Circle. La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella

“Rimango spesso colpito e rapito da quei muri dove le persone affiggono oggetti, foglietti con frasi, oboli dedicati a una presenza superiore, o alla sorte, perché protegga qualcosa a cui tengono, qualcosa di prezioso.
Interpreto questi luoghi attraverso i frammentari individuali pensieri che manifestano, come
accumulatori di energie. Li leggo come una manifestazione del senso del sacro individuale, che non è regola d’ordine ecclesiastico né ideologia.” G. D’Ugo

Riflessioni d’artista che invitano il fruitore ad interrogarsi su tematiche inerenti il senso della vita, il bisogno di credere nell’esistenza di un’entità superiore che protegga lui ed i suoi cari. Investigazioni al di fuori delle questioni di carattere ecclesiastico ed ideologico per porre, invece, attenzione sul processo di accrescimento della sensibilità individuale che ne consegue e che si sviluppa nel quotidiano modo di vivere.

Concentrandosi sul concetto de La pratica inevasa, da cui il titolo dell’esposizione ospitata presso lo spazio indipendente 16 CIVICO, Gino D’Ugo (Roma, 1968 – vive e lavora a Lerici) propone un’indagine sui generis che, prendendo le mosse dal termine comunemente impiegato per le pratiche burocratiche rimaste insolute, giunge ad uno slittamento di senso verso una dimensione catartica: un pensiero o un’immagine, a volte, possono riaffiorare producendo un qualcosa di ingombrante, anche se effettivamente non esistente, che pesa nel profondo della nostra anima.

La mostra, in parte eseguita grazie alla partecipazione attiva del pubblico esortato ad inviare (fino al 20 aprile) lavori cartacei di ogni genere sull’argomento investigato ma capaci di far «emergere un impulso che elimini persino la paura del contraddirsi, per un evolversi sociale che rompendo sistematicamente la convenzione ne rispetti l’esistenza», presenta un dialogo tra l’artista romano e lo spettatore. Un confronto pacifico tra individui per uno scambio e una meditazione che non vuole per dare risposte, né certezze ma solo proporre spunti, aperture e riletture di ciò che permane.

Il percorso espositivo è dislocato in diversi ambienti adiacenti. All’ingresso due opere accolgono l’osservatore – Dimentica (2018) ed il dittico MAITIDIRO (2019) – disorientandolo, grazie all’ossimoro appositamente creato tra parole ed immagini di senso opposto, ed invitandolo ad accogliere nuove prospettive e vedute. Poco più in là da una stanza buia affiora, tramite l’illuminazione a occhio di bue, l’installazione CIRCLE consistente in un piccolo cumulo di cenere accompagnata dall’audio del vuoto televisivo, simbolo di sospensione delle trasmissioni e parte dell’opera Tempo Fertile esposta nella precedente mostra presso Gate 26A di Modena. Qui, il senso di alienazione, di vuoto interiore e d’inquietudine reso con la componente sonora è accentuato dall’impiego del materiale organico – elemento che richiama varie allegorie: dalla purificazione alla rinascita, dalla morte alla penitenza – continuando a suscitare nel fruitore opposte sensazioni. Lavori, questi, selezionati da Gino per convergere la nostra attenzione verso concetti già sperimentati nel quotidiano come la trasmissione della memoria e la scelta individuale.

Proseguendo si arriva nella sala in cui sono appesi su parete i contributi eseguiti da coloro che hanno accolto l’appello invocato dall’artista: piccole espressioni sinonimo di ulteriori personali visioni dell’argomento trattato.

Attraverso quest’evento Gino dà vita a una zona aperta, relazionale i cui frutti saranno visibili solo a esibizione conclusa.

  • Gino D’Ugo, Dimentica, 2018, 16 CIVICO. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, MAITIDIRO, 2019, 16 CIVICO. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, Circle. La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, Circle. La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Contribuiti esterni. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Contribuiti esterni. Photo courtesy Roberta Verzella
  • La pratica Inevasa, 16 Civico. Contribuiti esterni. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Contribuiti esterni. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella
  • Gino D’Ugo, La pratica Inevasa, 16 Civico. Photo courtesy Roberta Verzella

“La pratica inevasa” di Gino D’Ugo

Dal 23 marzo al 20 aprile 2019

16 CIVICO

Strada Provinciale San Silvestro, n. 16 – 65129 – Pescara

orario: nei giorni successivi l’inaugurazione è necessaria la prenotazione

ingresso gratuito

tel: +39 3402537653

email: 16civico@gmail.com

sito: www.16civico.wordpress.com

fb: https://www.facebook.com/Sedicicivico/

Tags: 16 CIVICO Gate 26A Gino D'Ugo La pratica inevasa pescara

Continue Reading

Previous: La Trascendenza di Alberto di Fabio da Gaggenau
Next: Jac Leirner – Corpus Delicti and Other Lines

Potrebbe interessarti anche

Matteo Fato nella cisterna di Palazzo Maccafani a Pereto Triplo Monitor con Matteo Fato
  • Recensioni

Triplo Monitor con Matteo Fato

Roberto Sala
Omar-Galliani-Respiro-2008-matita-nera-e-grafite-su-tavola-cm.-400x400 L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno
  • Personali
  • Recensioni

L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno

Davide Silvioli
Gabriel Sierra,  Subito dopo l’oggetto più distante  Galleria Franco Noero (TO) Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra
  • Personali
  • Recensioni

Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra

Cecilia Paccagnella
Schermata-2019-09-23-alle-13.01.13 MURI I – Federico De Leonardis
  • Personali
  • Recensioni

MURI I – Federico De Leonardis

Viana Conti
Robert Indiana, One Through Zero (1980-2002). Waddington Custot, Frieze Sculpture 2019 
ph. Amalia Di Lanno Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019
  • Mostre Internazionali
  • Recensioni

Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019

Amalia Di Lanno
Salvatore Arancio, Like a Sort of Pompeii in Reverse_Installation view_Ph_Federica Delprino_&_Omar Tonella_Courtesy Casa Museo Jorn_&_Semiose Salvatore Arancio. L’aria di Casa Jorn fa bene alla mente
  • Personali
  • Recensioni

Salvatore Arancio. L’aria di Casa Jorn fa bene alla mente

Lucia Lamberti

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

Torna il FoF

Torna il FoF

The Beginning The End / L’inizio La Fine

The Beginning The End / L’inizio La Fine

JR inaugura Galleria Continua Paris

JR inaugura Galleria Continua Paris

Osart Gallery, Libertà sulla parola

Osart Gallery, Libertà sulla parola

La “favola nera da camera” di Eva Hide

La “favola nera da camera” di Eva Hide

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.