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Le arie, le acque e i luoghi di Lucia Lamberti

Partendo dalla citazione di una celebre frase di Ippocrate “Sulle arie, sulle acque e sui luoghi”, parte del Corpus, ossia uno dei suoi libri più importanti, Lucia Lamberti attraverso la tecnica dell’acquerello, nella quale è particolarmente abile, ma anche della pittura, di cui è ugualmente padrona, ci offre una visione d’insieme di diverse situazioni oltremodo distanti tra loro. Attraversando le tre sale della Galleria FabulaFineArt di Ferrara, si possono ammirare “racconti” di un passato prossimo alla Storia dell’uomo che l’artista inscena fra città sospese sull’acqua, attraversamenti di ponti (quelli della città di Koenigsberg che non esistono più), dirigibili, paesaggi portuali, navi da guerra e persino ghiacciai – quelli delle isole Svalbard –  che ricordano il mito delle  “imprese” umane, realizzate spesse volte in solitaria. Tuttavia, seppure narrando dell’uomo, esso non è presente in nessuna delle opere di Lamberti, come se avesse voluto lasciare che le arie, le acque e i luoghi fossero i soli a parlare di qualcosa di timidamente nascosto agli occhi dello spettatore, eppure così vivo e tangibile come lo sono gli strascichi malinconici che accompagnano qualsiasi tragedia, se non addirittura lo scorrere inesorabile dell’esistenza. Le opere di Lamberti sono, allo stesso tempo vuoti e pieni di tranquillità, nonostante la durezza dei temi trattati. I suoi colori delicati ci incantano, facendoci perdere nell’azzurro delle arie e delle acque, nel profondo dei luoghi, lasciando spazio a intense riflessioni sulla Storia, su ciò che era e ciò che è stato. Nel fissare sulla carta e sulla tela spaccati di paesaggi urbani e naturali, l’artista offre allo spettatore  un cosmo romanzesco da scoprire e studiare, riportando alla memoria un passato sconosciuto e attualizzando, al contempo, il flusso, del presente. Lucia Lamberti è, in un certo senso,  una “scrittrice”, per la sua appassionata e profonda capacità di descrivere e narrare la Storia e il vivere in modo introspettivo, ma comunque aperto al pubblico più vario che le si vuole avvicinare. È la sua personale “Fabula”.  Una favola che poi tanto favola non è, da interpretare e da assorbire, quella di una delicata ed elegante artista che narra del “legame fra l’esistenza, il tempo e lo spazio”, situazione che, “quando diventa cronaca di avvenimenti bellici, tragedie umanitarie e spostamenti di confini, si fa sinonimo di patologia”

La mostra “Sulle arie, sulle acque e sui luoghi” di Lucia Lamberti alla galleria FabulaFineArt di Ferrara, diretta dal Maestro Giorgio Cattani, è curata da Maria Letizia Paiato e chiude un percorso dedicato alla trasversalità dei linguaggi sul contemporaneo praticato da giovani professionisti.

Lucia Lamberti (Salerno 1973) vive e lavora tra Bologna e Salerno. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero, sia in gallerie private sia in sedi istituzionali, tra cui il MNAC di Bucharest -RO; il Consolato Italiano a Bruxelles -B (solo show); la Fondazione Orestiadi a Gibellina -I; il Collegium Hungaricum a Berlino -DE; il Kaliningrad Art Museum –RU. Hanno scritto del suo lavoro: Eugenio Viola, Antonello Tolve, Achille Bonito Oliva, Gianluca Marziani, Martina Cavallarin. Le sue opere sono in collezione permanente presso TERNA, Roma, il Lentos Museum di Linz in Austria; la Certosa Di San Lorenzo, Padula, (SA) e la Fondazione Orestiadi di Gibellina (Tp).

Fino al 31 maggio 2017

Galleria FabulaFineArt

Via del Podestà 11 – 44121 – Ferrara

www.fabulafineart.com

 

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