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Palazzo Biscari: Opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo

Il centro di Catania, ricostruito dopo il terribile sisma del 1693, ha un impianto urbanistico estremamente regolare. Anche gli edifici storici sono tipizzati: strutture poligonali spesso rivestite di scura pietra lavica il cui decoro è affidato a bianche modanature lineari. Palazzo Biscari, la sede catanese in cui dall’8 luglio al 07 settembre è esposta una ricca rassegna Opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, conferma questa regola. Dall’esterno non sembra neppure che il palazzo sia un’unica costruzione. L’interno, però, a cominciare dallo scalone d’onore, è da mozzare il fiato. Mentre in tutta Europa l’architettura si raggelava in rigidi equilibrismi neoclassici, la Sicilia del Settecento cova ancora, dietro una semplicità di superficie, il fuoco barocco della meraviglia e dell’inquietudine: stucchi, affreschi, spazi enormi come il salone delle feste del palazzo presso cui i curatori Pietro Scammacca e Ludovico Pratesi hanno collocato una nostra vecchia conoscenza, WeltenLinie di Alicja Kwade, l’istallazione prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in occasione della 57esima Biennale di Venezia. L’opera, per chi non l’avesse vista due anni orsono all’Arsenale, è una composizione di specchi e barre in acciaio al cui interno sono disposti tronchi e pietre colorati. I visitatori possono attraversarla liberamente, ma chi la osserva da una certa distanza non capisce cosa sia un riflesso e cosa no. La creazione suscita insomma un calcolato spaesamento percettivo, dando l’impressione che il volume si moltiplichi in relazione al movimento. Come in un labirinto medievale, l’acme è il centro della struttura che, nell’adattare l’opera al salone delle feste del palazzo, i curatori hanno fatto coincidere con il punto esatto in cui la volta della stanza ellittica si apre in un tiburio a cilindro con tanto di inferriata che sembra, curiosamente, replicare i giunti della gabbia di metallo. Il risultato è una sorta di ascensore che convoglia verso l’alto l’energia statica raccolta per riversarla, come in un’eruzione vulcanica, lungo le pareti decorate. Prima però, per un breve lunghissimo istante, la macchina della Kwade ci lascia del tutto soli, costringendoci a dialogare con noi stessi. O con il nostro doppio. O magari con don Chisciotte della Mancia, cui è dedicata la seconda parte dell’esposizione. Anzi, la seconda mostra.

Nelle stanze di Levante, riaperte per l’occasione, sono infatti ospitate opere di venti artisti che, con l’istallazione della Kwade, hanno in comune l’esclusiva appartenenza alla stessa collezione. Il titolo, La stanza analoga, lascia supporre un rapporto con dei soggiorni del palazzo interamente ricoperti da tele ispirate al capolavoro di Cervantes; questi ultimi, però, non fanno parte del percorso espositivo, indebolendo lo spunto critico e trasformandolo in un semplice pretesto. Tanto più che gli artisti, appartenenti a generazioni differenti, sono discontinui per retaggio, tematiche e linguaggio. Più appropriato – e perfettamente in linea con lo spirito neoilluministico della collezione – sarebbe stato approfondire il suo legame con il museo di reperti archeologici, strumenti fisici e rarità naturali raccolti da Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, che fino allo scorso secolo occupavano una parte del palazzo e fecero da scuola a un’intera generazione di intellettuali, compreso il Goethe del Viaggio in Sicilia. Di queste coincidenze, come della storia del luogo, si può comunque discutere con un gruppo di studenti dell’Università di Catania che, appositamente formati dal dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sono i perfetti mediatori culturali della mostra.

“Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo”

a cura di Ludovico Pratesi e Pietro Scammacca

Installazione ambientale di Alicja Kwade nel Salone delle Feste

dall’08 luglio al 24 agosto 2019

Collettiva, La stanza analoga, negli appartamenti dell’Ala di Levante di Palazzo Biscari

dall’08 luglio al 07 settembre 2019

Palazzo Biscari

Via Museo Biscari, 10 – 95131 – Catania

orario: dal lunedì al sabato 9:30 – 13:00; 16:00 – 19:00

ingresso a pagamento

email: pressunfold@gmail.com

sito: www.un-fold.org/it

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