Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Notiziario
  • Palazzo Biscari: Opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo
  • Grandi mostre
  • Notiziario

Palazzo Biscari: Opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo

Andrea Guastella

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter

Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade

Il centro di Catania, ricostruito dopo il terribile sisma del 1693, ha un impianto urbanistico estremamente regolare. Anche gli edifici storici sono tipizzati: strutture poligonali spesso rivestite di scura pietra lavica il cui decoro è affidato a bianche modanature lineari. Palazzo Biscari, la sede catanese in cui dall’8 luglio al 07 settembre è esposta una ricca rassegna Opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, conferma questa regola. Dall’esterno non sembra neppure che il palazzo sia un’unica costruzione. L’interno, però, a cominciare dallo scalone d’onore, è da mozzare il fiato. Mentre in tutta Europa l’architettura si raggelava in rigidi equilibrismi neoclassici, la Sicilia del Settecento cova ancora, dietro una semplicità di superficie, il fuoco barocco della meraviglia e dell’inquietudine: stucchi, affreschi, spazi enormi come il salone delle feste del palazzo presso cui i curatori Pietro Scammacca e Ludovico Pratesi hanno collocato una nostra vecchia conoscenza, WeltenLinie di Alicja Kwade, l’istallazione prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in occasione della 57esima Biennale di Venezia. L’opera, per chi non l’avesse vista due anni orsono all’Arsenale, è una composizione di specchi e barre in acciaio al cui interno sono disposti tronchi e pietre colorati. I visitatori possono attraversarla liberamente, ma chi la osserva da una certa distanza non capisce cosa sia un riflesso e cosa no. La creazione suscita insomma un calcolato spaesamento percettivo, dando l’impressione che il volume si moltiplichi in relazione al movimento. Come in un labirinto medievale, l’acme è il centro della struttura che, nell’adattare l’opera al salone delle feste del palazzo, i curatori hanno fatto coincidere con il punto esatto in cui la volta della stanza ellittica si apre in un tiburio a cilindro con tanto di inferriata che sembra, curiosamente, replicare i giunti della gabbia di metallo. Il risultato è una sorta di ascensore che convoglia verso l’alto l’energia statica raccolta per riversarla, come in un’eruzione vulcanica, lungo le pareti decorate. Prima però, per un breve lunghissimo istante, la macchina della Kwade ci lascia del tutto soli, costringendoci a dialogare con noi stessi. O con il nostro doppio. O magari con don Chisciotte della Mancia, cui è dedicata la seconda parte dell’esposizione. Anzi, la seconda mostra.

  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade
  • Alicja Kwade Biennale di Venezia, crediti fotografici Alicja Kwade

Nelle stanze di Levante, riaperte per l’occasione, sono infatti ospitate opere di venti artisti che, con l’istallazione della Kwade, hanno in comune l’esclusiva appartenenza alla stessa collezione. Il titolo, La stanza analoga, lascia supporre un rapporto con dei soggiorni del palazzo interamente ricoperti da tele ispirate al capolavoro di Cervantes; questi ultimi, però, non fanno parte del percorso espositivo, indebolendo lo spunto critico e trasformandolo in un semplice pretesto. Tanto più che gli artisti, appartenenti a generazioni differenti, sono discontinui per retaggio, tematiche e linguaggio. Più appropriato – e perfettamente in linea con lo spirito neoilluministico della collezione – sarebbe stato approfondire il suo legame con il museo di reperti archeologici, strumenti fisici e rarità naturali raccolti da Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, che fino allo scorso secolo occupavano una parte del palazzo e fecero da scuola a un’intera generazione di intellettuali, compreso il Goethe del Viaggio in Sicilia. Di queste coincidenze, come della storia del luogo, si può comunque discutere con un gruppo di studenti dell’Università di Catania che, appositamente formati dal dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sono i perfetti mediatori culturali della mostra.

  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Mostra la stanza analoga, Palazzo Biscari, Catania. Photo credit Luca Guarneri.
  • Palazzo Biscari, Catania. Photo Credit Luca Guarneri.

“Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo”

a cura di Ludovico Pratesi e Pietro Scammacca

Installazione ambientale di Alicja Kwade nel Salone delle Feste

dall’08 luglio al 24 agosto 2019

Collettiva, La stanza analoga, negli appartamenti dell’Ala di Levante di Palazzo Biscari

dall’08 luglio al 07 settembre 2019

Palazzo Biscari

Via Museo Biscari, 10 – 95131 – Catania

orario: dal lunedì al sabato 9:30 – 13:00; 16:00 – 19:00

ingresso a pagamento

email: pressunfold@gmail.com

sito: www.un-fold.org/it

Tags: Alicia Kwade Biennale di Venezia Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Ludovico Pratesi palazzo Biscari Pietro Scammacca

Continue Reading

Previous: Alla Fondazione Carriero: Lygia Pape
Next: Pier Paolo Calzolari al Madre di Napoli

Potrebbe interessarti anche

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting
  • Notiziario

Chiara Fumai | As Walls Keep Shifting

Maria Vinella
Fondazione Biscozzi / Rimbaud
  • Notiziario

Fondazione Biscozzi / Rimbaud

Comunicato Stampa
Pistoletto La nostra storia guarda avanti
  • Notiziario
  • Rivista
  • Segno Story

La nostra storia guarda avanti

Maria Letizia Paiato
unnamed-63 Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza
  • Notiziario

Giovanna Cassese riconfermata come Presidente dell’ISIA di Faenza

Redazione
Eva Marisaldi, immagine guida XV Giornata del contemporaneo, 2019. AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
  • Anticipazioni
  • Notiziario

AMACI: XV GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Redazione
De Chirico, Giorgio (1888-1978): Ariadne, 1913 New York Metropolitan Museum of Art *** Permission for usage must be provided in writing from Scala. De Chirico a Palazzo Reale di Milano
  • Notiziario

De Chirico a Palazzo Reale di Milano

Redazione

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Lo stadio dell’arte

Lo stadio dell’arte

AMACI: un annuncio riguardo alla parziale apertura dei musei italiani

AMACI: un annuncio riguardo alla parziale apertura dei musei italiani

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.