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Palermo, Sarah Ciracì apre la rassegna “Rizòmata”

Si è aperto sabato 22 ottobre il progetto artistico “Rizòmata”, organizzato da “Cosessantuno Artecontemporanea”, e curato da Antonella Marino, presso gli Studi legali “Malinconico_Lenoci_Cassa, Catalano & Pastoressa_Legal Research-Gentile & Partners_La Pesa”, di via Sciuti, a Palermo.

La rassegna, patrocinata dal Mibact, che teminerà il 16 giugno del 2017 con la collettiva dei cinque artisti partecipanti, inserisce in un bassocontinuo di eventi legati a tematiche ecologiche, declinate in chiave prettamente legale, una selezione di opere, tratte da passate produzioni e da lavori inediti, di cinque artisti italiani contemporanei, differenti per ricerca stilistica e narrazione.

Di ispirazione chiaramente empedoclea, “Rizòmata”, termine che sintetizza anche le ragioni della scelta degli artisti e del luogo, è innanzitutto un innovativo modus operandi del pensiero, il quale, analizzando le dinamiche della contemporaneità, affronta con atteggiamento nuovo, prettamente reticolare, le soluzioni morali da cui trarre linfa.

A Sarah Ciracì (1972), tarantina, ricercatrice, è stata affidata l’apertura della rassegna. La sua mostra viene avviata da due enormi mandala elettronici, che fanno da buon incipit tematico al resto, e che osservano dirimpetto, in netto contrasto, ma con un passaggio graduale dal generale al particolare, un panorama inquietante, composto da una lunga distesa di anonimi e monocromatici solidi geometrici.

Voltando pagina, dunque proseguendo per le stanze, la Ciracì espone il suo “dialogo” con il fisico americano David Bohm, presente con il suo sorriso in un ritratto. Il percorso, che porta a meditare lungo un corso ciclico, da se stessi al cosmo, con un forte sapore di filosofia antica nel sottofondo, è rappresentato da opere le cui entità differenti (dai pensieri alle molecole e le galassie) appaiono legate dalla curiosa interconnessione dei frammenti di cui sono composte, annientando l’istinto concettuale tipicamente umano della divisione della materia. Una performance site-specific da laboratorio chimico tenuta dall’artista stessa, infine, ne dimostra le proprietà.

“C’è un ordine implicito in tutte le cose -scrive Antonella Marino-. Un’unità profonda lega Terra e Cosmo, unisce il battito del nostro cuore e i meccanismi del pensiero alle trame energetiche di cui è composto l’intero universo. E’ un’intuizione consapevole che attraversa con modalità differenti la ricerca di Sarah Ciracì, innestandola con disincantata intensità nello spessore di un interrogativo costante sul mistero del mondo. Ed è un’intuizione che si nutre del repertorio filmico e letterario di matrice visionaria, là dove questo incontra il pensiero scientifico, anticipa o fa proprie speculazioni che hanno messo in crisi le dottrine classiche e aperto la strada a nuovi modi di concepire se stessi come parte inscindibile di un tutto ancora da comprendere”.

Il corso delle esposizioni prevede, dopo la Ciracì, le personali di Federico Pietrella, Stefania Galegati, Raffaele Quida e Carlo Bernardini.

 

“Rizòmata”, a cura di Antonella Marino

organizzazione: “Cossessantuno Artecontemporanea”

presso: Studi legali “Malinconico_Lenoci_Cassa,Catalano & Pastoressa_Legal Research-Gentile & Partners_La Pesa”, via Sciuti n. 103, Palermo.

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Dario Orphée La Mendola

Nato ad Agrigento. Maturità scientifica. Laurea magistrale in filosofia. Insegna Estetica ed Etica della Comunicazione presso l'Accademia di Belle Arti di Agrigento e Progettazione delle professionalità presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Critico e curatore indipendente. Collabora con numerose riviste, scrivendo di arte, estetica, filosofia della natura e filosofia dell'agricoltura. Si sta occupando dello studio del sentimento, di gnoseologia dell'arte, estetica della natura e scienze naturali.