Skip to content
Rivista Segno

Rivista Segno

Attualità Internazionali d'Arte Contemporanea

Primary Menu
  • Segno
    • Nell’ultimo numero
    • Redazione
  • Abbonamenti
    • Abbonamento regalo rivista Segno
  • Pubblicità
    • Specifiche pubblicità
    • Formati
    • Banner
  • Contatti
  • Segno TV
  • Segno digitale
  • Archivio eventi
  • Home
  • Recensioni
  • HALE TENGER – BEIRUT
  • Interviste
  • Recensioni

HALE TENGER – BEIRUT

Serena Ribaudo

Condividi:

  • Stampa
  • E-mail
  • Facebook
  • Twitter

“World Cracker”, 1992. Schiaccianoci russo, globo giocattolo, 4 x 7 x 22 cm (edizione di 5) - courtesy dell'artista

RizzutoGallery ospita Beirut, mostra personale di Hale Tenger. Da sempre Hale Tenger coniuga abilmente eterogenei media e concreta – usufruendo di un utilizzo non convenzionale dei materiali audio e video – un personalissimo ductus che è un onirico impasto di immagine e suono, presenza e assenza, levità e struggimento. Tesa ad un coraggioso approfondimento di tematiche relative all’attività del governo nella società, alla soppressione politica, all’immigrazione, alla femminilità, all’identità culturale, la Tenger analizza le dinamiche del potere e le tensioni esistenti tra Stato ed individuo, in una costante e sfumata critica alla difficile condizione sociale della sua Turchia, stretta in un potere sempre più autoritario.

Con Beirut Hale Tenger è protagonista della sua prima mostra personale in una galleria italiana: e ciò accade dopo il fondamentale passaggio dalla Biennale di Venezia 2017 dove, con le fluttuanti apparizioni di palloncini colorati nel Bosforo di  Ballons on the sea, l’artista turca costituiva di certo una delle presenze più pregevoli in Laguna.

Per RizzutoGallery, Hale Tenger costruisce con fermezza un ponte che unisce Beirut e Palermo ed è folgorante l’impulso ad annodare i destini di due città antiche, assolute, dolorosamente piegate.  Il vero focus della mostra è difatti, insieme a fotografie e sculture in edizioni rarissime, il video Beirut (2005-2007) dove  campeggia la facciata dell’Hotel St. George in prossimità del quale il 14 febbraio 2005 avvenne l’attentato in cui rimase ucciso l’ex primo ministro libanese Rafiq al-Hariri e altre ventidue persone, in un’esplosione che aveva la forza di una tonnellata di TNT. Il giorno e la notte s’inseguono in uno sconcertante corto-circuito narrativo, l’impalpabile danza di tende bianche presto spalanca un orrore d’inferno urlante, il lirico preludio fatalmente si deflagra in una confessione di dannazione. Beirut si esistenzia quale topos della contraddizione e palesa la propria vocazione alla consapevolezza.

In occasione di Beirut abbiamo intervistato Hale Tenger.

Serena Ribaudo Quanto la nativa Turchia ha plasmato la tua sensibilità?

Hale Tenger Certamente la mia terra d’origine esercita un forte impatto su di me, ma sono anche molto vicina alle diverse culture, e faccio del mio meglio per aggiornarmi continuamente su quanto accade nel mondo.Ingiustizie di ogni sorta – politiche, economiche, sociali,  questioni di genere o problemi ecologici – vengono perpetrate in tutto il mondo allo stesso modo. Si manifestano con caratteristiche solo apparentemente diverse,  in realtà sono radicate nelle stesse problematiche.

SR Dopo la 57. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, torni in Italia. Come nasce l’amore con Palermo?

HT È stato Giovanni Rizzuto a contattarmi e a invitarmi a Palermo l’anno scorso. La sua accoglienza calorosa mi ha emozionato profondamente.

SR Qual è il fil rouge che lega Beirut e Palermo?

HT Il video su Beirut segnala  incoerenze politiche e sociali che non sono esclusive del Libano o del Medio Oriente. Viviamo in un mondo fragile ma le persone non si rassegnano ad accettarlo. Dobbiamo riconciliarci con le nostre fragilità:  siamo esseri umani che abitano un pianeta prezioso e non possiamo fare altro che condividerlo.

SR Spazio e Tempo sono le coordinate fondamentali della tua arte. Video, scultura, installazione: come ti rapporti ai vari linguaggi artistici?

HT Mi ha sempre attratto l’idea di creare una narrazione a tre dimensioni,  nella forma di installazione, video o scultura.  La narrazione  è  il mio principale obiettivo, ma ho sempre inteso costruirla attraverso l’esperienza dell’osservatore.  Punto a creare atmosfere immersive in cui la presenza e l’esperienza dell’osservatore siano al primo posto.

SR Nel fascinoso slittamento percettivo della tua opera, che funzione riveste il suono?

HT Dal 1993 ho cominciato ad introdurre nelle mie opere il suono, che può essere musica, narrazione o arrangiamento di registrazioni d’archivio. Talvolta anche la sola presenza di uno o più ventilatori diventa una forma di suono all’interno dell’installazione, e la mette in movimento. Il suono contribuisce enormemente alle atmosfere immersive che aspiro a creare, perché queste si attivano con le diverse qualità dei suoi toni. C’è da dire comunque che in alcune delle mie installazioni anche il silenzio gioca un ruolo significativo.

SR Qual è il ruolo dell’artista nella società di oggi?

HT Credo che trasparenza, responsabilità e coerenza siano i prerequisiti dell’artista  ma mi rendo conto che non è così che oggi funziona il mondo dell’arte.

La mostra Beirut è inserita nel programma ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, con il patrocinio del Comune di Palermo e con il supporto dell’Ersu.

Balloons on the Sea, 2011. Photographic print on Kodak Professional Endura paper, 80 x 110 cm (edizione di 6) - courtesy dell'artista
Balloons on the Sea, 2011. Photographic print on Kodak Professional Endura paper, 80 x 110 cm (edizione di 6) – courtesy dell’artista
“World Cracker”, 1992. Schiaccianoci russo, globo giocattolo, 4 x 7 x 22 cm (edizione di 5) - courtesy dell'artista
“World Cracker”, 1992. Schiaccianoci russo, globo giocattolo, 4 x 7 x 22 cm (edizione di 5) – courtesy dell’artista
Beirut, 2005-2007. Video, 3'47 (frame da video) - courtesy dell'artista
Beirut, 2005-2007. Video, 3’47 (frame da video) – courtesy dell’artista

Hale Tenger – Beirut

Fino al 1 settembre 2018

RizzutoGallery

Via Maletto, 5 – 90133 Palermo (Italy)
Tel: +39 091.7795443
http://www.rizzutogallery.com

Traduzione dell’intervista di Cristina Rosati

Tags: Beirut HALE TENGER – BEIRUT RizzutoGallery

Continue Reading

Previous: Trasformatorio 2018
Next: Olivia Mae Pendergast – Kindness. L’evidenza invisibile

Potrebbe interessarti anche

MAXXI L'Aquila Apre il MAXXI L’Aquila
  • Interviste
  • Rivista

Apre il MAXXI L’Aquila

Maila Buglioni
Matteo Fato nella cisterna di Palazzo Maccafani a Pereto Triplo Monitor con Matteo Fato
  • Recensioni

Triplo Monitor con Matteo Fato

Roberto Sala
Omar-Galliani-Respiro-2008-matita-nera-e-grafite-su-tavola-cm.-400x400 L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno
  • Personali
  • Recensioni

L’irriducibilità del disegno: Omar Galliani al CIAC di Foligno

Davide Silvioli
Gabriel Sierra,  Subito dopo l’oggetto più distante  Galleria Franco Noero (TO) Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra
  • Personali
  • Recensioni

Subito dopo l’oggetto più distante – Gabriel Sierra

Cecilia Paccagnella
Schermata-2019-09-23-alle-13.01.13 MURI I – Federico De Leonardis
  • Personali
  • Recensioni

MURI I – Federico De Leonardis

Viana Conti
Robert Indiana, One Through Zero (1980-2002). Waddington Custot, Frieze Sculpture 2019 
ph. Amalia Di Lanno Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019
  • Mostre Internazionali
  • Recensioni

Uno spazio aperto e democratico: Frieze Sculpture 2019

Amalia Di Lanno

È online il nuovo sito

Compra l’ultimo numero

Segno 279

Segno 279 - Dicembre/Gennaio 2021

segnonline

Segnonline
Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Alla mostra "Double Fantasy" di Milica Ćirović e Ola Czuba a cura di Gaia Bobò visibile presso @casavuota fino al 7 marzo 2021
Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodo Da oggi trovi la rivista anche nella #libreriamodoinfoshop di Bologna
Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Bened Alla mostra "Il tempo regola l'atto. Atto II Benedikt Hipp e Claudio Verna" visibile presso @monitorgallery fino al 29 gennaio @smileoftenlovemuch @benedikthipp
Alla mostra "In and against The War on Terra" di @ Alla mostra "In and against The War on Terra" di @oliver.ressler presso @thegalleryapart appena inaugurata e visibile fino al 12 marzo 2021.
Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviast Alla mostra "Come l'acqua che scorre" di @silviastucky presso @mesiaspace visibile fino al 30 gennaio dalle h12 alle h20
Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo Da oggi il n.279 di Rivista Segno potete trovarlo anche a Roma presso la Libreria IL MATTONE 👇👇👇👇👇 in cui potete leggere testi sullo stato dell'arte attuale scritti da critici d'arte nonché nostri storici collaboratori come Achille Bonito Oliva, Pietro Marino, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Balmas, Antonello Tolve, Valerio Dehò, Dario Orphée La Mendola. Inoltre, i nostri giovani collaboratori hanno redatto pagine sulle mostre più interessanti del 2020 e molto altro ancora come una nuova sezione dedicata all'architettura...
200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè 200 20x20 di 20 artisti #zamagniarte #segnocè
@bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Ver @bruttodavvero via Sant’Ottavio incrocio via Verdi, Torino
#segnocè #bruttodavvero #artweek #torino
#SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutt #SEGNOEXTRA Inaugurazione della mostra "Soprattutto" di Leandro Elrich a @stregisrome sede romana di @galleriacontinua #segnocè
Carica altro… Segui su Instagram

Articoli Recenti: Segnonline

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

L’impero di Larry Gagosian scricchiola?

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Art Basel e Liste rinviate a settembre

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [prima parte]

Lo stadio dell’arte

Lo stadio dell’arte

AMACI: un annuncio riguardo alla parziale apertura dei musei italiani

AMACI: un annuncio riguardo alla parziale apertura dei musei italiani

Cerca

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
© Rivista Segno. Tutti i diritti riservati - c.f. 91044050689 - p.i. 01464240686 - amministrazione@pec.rivistasegno.eu | Magnitude by AF themes.
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.